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Tonno Callipo è sinonimo di tracciabilità

12/06/2012

Tonno Callipo è sinonimo di tracciabilità
Tonno Callipo si avvicina ancora di più ai consumatori: l’azienda di Pizzo di Calabria, leader del mercato del tonno e delle conserve ittiche in Italia e nel mondo, risponde alle esigenze di rassicurazioni e garanzie sui prodotti messi in vendita nella gdo e nel retail con un sistema estremamente dettagliato e particolareggiato di tracciabilità di filiera.
Ogni partita di tonno acquistata dalla Giacinto Callipo Conserve Alimentari Spa è tracciabile dal momento della pesca dei tonni e per tutti i passaggi, dal nome del peschereccio alla relativa bandiera, dagli estremi autorizzativi al periodo e all’area di pesca, dal metodo con cui il tonno viene pescato fino al relativo porto di sbarco. Tutto il pesce acquistato è certificato Dolphin Safe, per dimostrare che il tonno proviene da pescherecci che adottano tecniche di pesca che evitano la mortalità dei delfini.

L’azienda, fondata nel 1913 da Giacinto Callipo e oggi guidata dal Cavaliere del Lavoro Filippo Callipo che rappresenta la quarta generazione, si è inoltre impegnata esplicitamente a non utilizzare più di un 25% di tonno pescato con FADs (sistemi di aggregazione per pesci), metodo che causa la cattura di tartarughe, squali ed esemplari giovani di tonno, ponendosi l’obiettivo di portare questa percentuale a zero.

Il processo di lavorazione del prodotto, a partire dal tonno intero, si effettua completamente in Italia, nel moderno e tecnologicamente avanzato stabilimento di Maierato: “Buona parte delle aziende italiane che operano nel settore delle conserve ittiche stanno progressivamente trasferendo la produzione in paesi nei quali la manodopera costa molto meno che in Italia, a discapito spesso della qualità del prodotto finito”, spiega Filippo Callipo, presidente e amministratore unico dell’azienda. “Produrre in Italia, e in particolare in Calabria, per noi significa invece, oltre che garantire la qualità, riuscire a valorizzare i sapori tradizionali e favorire lo sviluppo occupazionale locale per fare mercato legando comunità, territorio e impresa”.
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