Voglia di sperimentazione e scoperta
La tradizionalista Torino, dunque, si offre perfino in versione estroversa, vuole sperimentare e scoprire nuovi sapori e tendenze. È il caso di Maybu- Margaritas y Burritos - il nuovo format fast casual messicano aperto di recente da Diana Beltran, chef nata ad Acapulco e giunta a Roma una ventina di anni fa che insieme a Gianluca Marinelli (figlio di Diana e developer manager di Maybu) propone la sua cucina etnica che attinge al patrimonio etimologico, culturale, generazionale e cosmopolita di stampo Tex-Mex evoluto in chiave contemporanea, e lo fa in modo innovativo, con grande attenzione alle tematiche green.
Curiosa la scelta di Torino, forse una sfida, come spiega Gianluca Marinelli: “Abbiamo scelto Torino perché ci è capitata l'ottima opportunità di prendere un bellissimo locale dentro alla nuova costruzione di piazzale Aldo Moro ma con affaccio su strada. Nel nostro progetto imprenditoriale c'era l'idea di espanderci nel nord Italia e abbiamo pensato che la pandemia avesse colpito di meno una città come Torino rispetto a Milano e Firenze che vivono anche di turismo oltre che di vita propria; Torino ci è sembrata una scelta più solida e sicura. Inoltre Torino è una città incredibile”.
E Torino e i torinesi apprezzano. Le recensioni sono entusiaste: “Soprattutto, la cosa più bella – racconta Gianluca - è vedere studenti universitari che provano i nostri prodotti a pranzo e poi tornano la sera con i genitori i quali, inizialmente titubanti, si manifestano felici alla fine della cena! Ovviamente è la prima città fuori Roma dove apriamo, quindi ci stiamo mettendo un po' più di tempo ad attirare la clientela rispetto alle altre aperture che abbiamo fatto e fare previsioni, in un periodo del genere, è praticamente impossibile. Sarebbe come farsi fare un burrito, poi farlo chiudere, e sperare di indovinare cosa ci sarà nel primo boccone. Noi sappiamo solo che tutti gli ingredienti ci piacciono e che comunque vada sarà un successo”.