Il nostro Paese è stato scelto quale membro ospitante del prossimo Congresso internazionale della “Wacs” (World association chef societies), l’organizzazione mondiale delle associazioni di cuochi, che si terrà il prossimo settembre in una località ancora indeterminata. La decisione è stata rivendicata dalla Fic (Federazione italiana cuochi) l’unica italiana presente nel comitato della “Wacs”. La votazione dei rappresentanti stranieri, a Instanbul, si è conclusa con 18 voti favorevoli e 4 contrari per la candidatura italiana.
“Dopo alcuni anni il Congresso ritorna finalmente in Italia. – ha dichiarato, a caldo, Paolo Caldana, presidente della Federazione italiana cuochi – La sede dell'evento sarà probabilmente Gardone Riviera, ma la conferma in proposito potrà essere data solo con la delibera dei nostri esponenti dell'Area Nord, convocati a Brescia”.
Il tema centrale sarà la corretta alimentazione, con numerosi approfondimenti riguardanti i menù basilari, “quasi minimalisti”, che si pongono come gli unici eticamente validi in un mondo sconquassato da continue carestie. Secondo la prospettiva di Caldana, infine, il meeting potrebbe diventare il primo passo verso la partecipazione attiva della Federazione all’Expo 2015.
Una possibilità, quella del meeting, che apre nuovi scenari al turismo gastronomico italiano. A questo proposito è utile richiamare le parole di Carlo Bresciani, dirigente di giunta della Federazione, espresse durante la “XXXI Giornata mondiale del Turismo” dedicata all’“'arte dei nostri cuochi": “Ritengo che, finita l'epoca della "bella" Italia, a causa degli scempi architettonici sul nostro territorio, ora è il momento della "buona" Italia, garantita dalla professionalità di tanti chef. I turisti vengono da noi soprattutto perché abbiamo un'ottima cucina, che però deve essere sempre di qualità. Su questo fronte, il Ministro si è dimostrato molto disponibile per cui, insieme alla Fipe, anche noi auspichiamo interventi verso le sagre, che, a differenza dei ristoranti, non sono controllate. Inoltre, dato che il 70% dei ristoratori è cuoco, confermiamo l'intenzione della Federazione di sedersi al tavolo di discussione, per contribuire a difendere questa risorsa italiana».
Per saperne di più:
http://www.fic.it/