A conferma della bontà dell'idea di Andrea Grignaffini e Luca Gardini dopo il successo della prima edizione torna la più recente delle classifiche dei vini nostrani, avvincente per chi giudica e per chi è giudicato, la Best Italian Wine Awards, ormai anche solo BIWA.
I giudici vivono un'esperienza, quasi massacrante, da reclusi, circondati da centinaia di bottiglie di vino, riuscendo con grande professionalità a sortire una classifica che convince ed accontenta. Quest'anno erano i giornalisti nostrani Enzo Vizzari, Daniele Cernilli, Antonio Paolini, affiancati da esperti internazionali quali Raoul Salama, docente presso la facoltà di Enologia di Bordeaux, oltre che giornalista e degustatore, Tim Atkin, scrittore di vino e Master of Wine e Christy Canterbury, giornalista e anch'essa Master of Wine una delle 7 degli Stati Uniti.
Il podio vede brillare il Brunello di Montalcino Riserva 2007 di Poggio di Sotto, seguito a ruota dal Barbaresco Asili Vecchie Vigne 2007 di Roagna e in terza posizione Oreno 2010 di Sette Ponti. Viver la premiazione tra il pubblico di produttori è elettrizzante, piace la formula della classifica, anche se tutti i 50 sanno di esser considerati tra i migliori.
Accanto alla classifica sono stati consegnati degli Awards Speciali: al barolo DOCG Monprivato 2009 di Mascarello il Premio Vino e Tradizione, all'ASOLO Prosecco DOCG COLFONDO di Bele Casel il Premio Vino e Innovazione, All'UNICO Pecorino Terre di Chieti IGP 2012 della Tenuta Ulisse il Premio Vino Promessa, alla Ribolla Gialla SPUMANTE BRUT DI Qualità di Collavini il Premio Vino Pop, al Primitivo di Manduria DOC Altemura 2010 della Tenuta Altemura il Premio Vino Quality-Price, al Valtellina Superiore Sassella DOCG Rocce Rosse 2002 di AR.PE.PE il Premio Vino e Terroir, alla Tenuta Greppo FRANCO BIONDI SANTI il Premio Azienda nella Storia, al FRANCIACORTA DOCG COUPE' di Monte Rossa il Premio Exploit ed infine a Paride D'Angelo del Ristorante Casa Angelo il Premio Miglior Sommelier.
Aldo Palaoro