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Tradizione, alta qualità e ospitalità

13/01/2025

Tradizione, alta qualità e ospitalità

Nella meravigliosa Val Passiria, a pochi chilometri da Merano, una delle città più affascinanti del territorio altoatesino, il Quellenhof Luxury Resort Passeier simboleggia il lusso, l’accoglienza, la qualità del servizio immersi in un panorama mozzafiato, circondati di attenzioni, eleganza e cucina gourmet. Tutto quello che un turista d’alto bordo può desiderare.
Tre strutture principali con 9 ristoranti suddivisi in un’offerta gastronomica che oltre alla classica mezza pensione gourmet propone esempi di raffinatissima arte culinaria; un’area spa di 10.500 m2 con un totale di 25 saune; 12 piscine interne ed esterne. Sono solo alcune delle attrattive in grado di conquistare ospiti da tutto il mondo che trovano il loro benessere in questo angolo di paradiso tra i monti della Val Passiria. Un luogo esclusivo, che ha fatto dell’accoglienza il suo scopo, del piacere raffinato e dell’ospitalità la sua firma. 

Tradizione, alta qualità e ospitalità

L’ospitalità al centro

La gestione della famiglia Dorfer ha saputo realizzare un resort accogliente, elegante ed esclusivo per una clientela che desidera assaporare il piacere della tranquillità circondata di ogni confort, un’ampia offerta di sport e attività e, naturalmente il meglio della cucina locale e internazionale. Località frequentata da appassionati escursionisti, ciclisti e turisti da tutto il mondo, la struttura accoglie con proposte su misura per tutti. Le cucine esclusive del Quellenhof Gourmetstube 1897, dello sky restaurant Teppanyaki e, fiore all’occhiello, del See Lodge, il ristorante sott’acqua… per pochi intenditori, contribuiscono alla fama del Quellenhof che viene descritto a ragion veduta come il più grande Wellness and Sport Resort nelle Alpi, noto per la sua ricerca dell’eccellenza culinaria.
Americani, canadesi, inglesi o australiani, gli ospiti internazionali del Quellenhof vogliono provare tutto, arrivano dopo aver prenotato pacchetti completi e si aspettano di vivere un’esperienza memorabile. 

Tradizione, alta qualità e ospitalità

Il servizio e l’offerta

La qualità del servizio è fondamentale. Matteo Lattanzi coordina con successo il reparto Food & Beverage del Quellenhof Luxury Resort Passeier, supervisionando i nove ristoranti all’interno del complesso, e dirigendo in prima persona il servizio del ristorante fine dining Quellenhof Gourmetstube 1897. Maître d’Hotel e Sommelier, rappresenta una delle figure di riferimento per il resort: “I nostri clienti sono molto curiosi – afferma – e aperti a ogni tipo di esperienza, dalla cucina tradizionale al fine dining. Prenotano tutti i ristoranti perché vogliono provare, vengono per spendere e trovare emozioni. Il nostro compito è quello di assecondare i loro desideri offrendo la possibilità di assaporare le specialità del nostro territorio, al quale siamo molto legati e di cui amiamo comunicare l’essenza, ma sappiamo anche proporre eccellenze create con materie prime di altissimo livello seguendo l’influenza di stili e correnti da tutto il mondo. È una cucina che abbraccia, di volta in volta, il terroir e l’intero globo, la tipicità e la creatività. Michael Mayr, lo chef del Gourmetstube, guida una brigata di 40 persone, viziando gli ospiti delle 220 suite del resort con esclusive prelibatezze”.
I piatti di chef Mayr vengono realizzati secondo una chiave di lettura moderna, in cui le tecniche maturate nel corso di una lunga esperienza gli permettono di porre al centro l’esaltazione del gusto di ogni singola componente.
Ma è degno di attenzione il ristorante Teppanyaki, il primo e unico ristorante giapponese della regione, un’idea nata qualche anno fa alla proprietà per offrire qualcosa di insolito, distinguersi, combinando lo stile asiatico con gli influssi italiani. Un successo, grazie anche all’impegno dello chef Aladin Briki, cresciuto nella cucina di chef Mayr e con entusiasmo oggi alla guida del Teppanyaki con straordinaria competenza “meglio di un giapponese”, come afferma Matteo Lattanzi.
E poi, il gioiellino della struttura, come lo definisce Lattanzi, il See Lodge. “Riservato a una cinquantina di ospiti della casa, con un servizio molto accurato, uno staff di ben 14 persone solo in sala, per offrire il meglio e ogni giorno piatti al trancio, marinati, flambé: il lusso più raffinato”. 

Matteo LattanziMatteo Lattanzi
Michael MayrMichael Mayr

Un mestiere complesso, grandi soddisfazioni

Come si dirige uno staff di oltre 100 collaboratori su 9 ristoranti? Matteo Lattanzi gestisce con grande responsabilità le attività del personale del Quellenhof, animato dalla sua professionalità e dalla convinzione che la figura del cameriere sia fondamentale per il successo di una struttura e merita di essere valorizzata. Il suo compito è impegnativo ma lo svolge con grande determinazione: “La mia giornata si svolge secondo un programma ben definito: fino a mezzogiorno controllo ogni dettaglio, parlo con i maître e i capiarea per capire quali sono le loro esigenze, seguo l’attività dei dipendenti, faccio colloqui e organizzo la tempistica, poi verifico la disponibilità della cantina dove negli anni ho selezionato oltre 1.500 etichette, con vini del territorio e una vasta gamma di produzioni internazionali. La nostra carta vini include non solo grandi nomi, ma anche piccoli produttori e vini di nicchia, con particolare attenzione alla profondità delle annate, con etichette che risalgono fino al 1943 e una pregiata selezione di Champagne, Bordeaux e Borgogna, che conferisce al Quellenhof un profilo enologico di livello internazionale. Ci sono sempre imprevisti e bisogna essere pronti a risolvere ogni problema con calma e metodo”. Ma Matteo Lattanzi non si limita a dirigere le operazioni: “Rientra nei miei doveri seguire il personale nella sua opera e questo significa che ci sono momenti in cui non sono più un maître ma devo diventare un papà, fratello, cugino e perfino psicologo perché i collaboratori hanno bisogno di parlare, esternare le loro difficoltà, superare le insicurezze. Se un dipendente è contento l’ospite lo sente, se non si sente a suo agio comunicherà questo malessere all’ospite e il suo servizio non sarà all’altezza delle aspettative, non possiamo permetterlo. Alla base del servizio ci deve sempre essere gentilezza e accoglienza. Li conosco tutti, i miei collaboratori, uno per uno, la scorsa estate erano 128, ora sono meno di 100 ma sto valutando candidature per la prossima stagione, almeno altri 5 giovani. L’85% di loro è con noi da diversi anni, non abbiamo un ricambio frequente”.
 

Tradizione, alta qualità e ospitalità
Sarà che al Quellenhof si trovano bene, ed è evidente che una base solida è importante, come afferma Matteo Lattanzi, perché la forza sta nel saper creare un team efficiente ed affiatato.
“Bisogna sempre avere un occhio e un orecchio aperti, tutti hanno problemi, e mi accorgo quando hanno bisogno di aiuto. I miei capiarea, poi, sono bravissimi, ci capiamo alla cieca”.
È il frutto di una formazione costante e continua, che non trascura nessun dettaglio: “Mi sono sempre impegnato molto nella formazione, è fondamentale. Il servizio che offriamo al Quellenhof è molto accurato, classico: nei ristoranti della mezza pensione facciamo un servizio all’americana con impiattamento ma nei ristoranti gourmet offriamo anche proposte extra carta e gli ospiti possono scegliere piatti particolari, come il rombo in crosta di sale, T-bone steak, spaghetti all’astice serviti alla fiamma al tavolo: occorre essere preparati per garantire la migliore presentazione. Ci teniamo molto e la qualità del servizio è uno dei nostri punti di forza, al Quellenhof. Noi lavoriamo, in team, affinché la permanenza dell’ospite, non importa chi sia e da dove venga, sia memorabile”. 

Credito per le foto: Florian Andergassen

a cura di

Marina Caccialanza

Milanese, un passato come traduttrice, un presente come giornalista esperta di food&beverage e autrice di libri di gastronomia.
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