Trampolines
Riccione (FC)
Lungomare della Repubblica, 18
Tel. 0541 600702
www.trampolines.it
Le Olimpiadi di Roma del 1960 sono nella memoria collettiva per almeno tre episodi: la maratona a piedi nudi dell’etiope Abebe Bikila, il record del mondo dei 200 metri eguagliato da Livio Berruti, il fatto che per la prima volta venivano trasmesse in diretta dalla televisione.
Per molti, ovvero gli innumerevoli clienti che dagli anni ’60 frequentano il locale della riviera romagnola, il ricordo si arricchisce di un particolare: i tappeti elastici che Walter Scarponi acquistò da un rigattiere,reduci dalla disciplina olimpica romana.
“Erano quindici in tutto. – ricorda il signor Walter – Mi sembrò una buona idea per diversificare il nostro baretto, dove servivamo bevande e alcuni piatti classici come piadina, pastasciutta, pizza al padellino”. L’acquisto favorì anche la decisione di dare un nome alla baracchina di legno, in riva al mare: Trampolines.
In cinquant’anni la baracchina è cresciuta fino a diventare un ristorante-pizzeria tra i più frequentati della riviera e, da quest’anno, un raffinato hotel a quattro stelle dall’incredibile sagoma di enorme nave da crociera che fa venire subito in mente i trampolini per tuffarsi in mare. Tutto si poggia sulle tracce di quei tappetini che fecero nascere ammirazione amore tra molti ragazze e ragazzi che, oggi, non smettono di frequentare il locale pur in compagnia di figli e nipoti. Sta qui il loro punto di forza: nella costanza di essere un punto di riferimento inimitabile da mezzo secolo per qualità e accoglienza, in cui si riconoscono intere generazioni di ospiti e turisti.
In cucina lo chef Pietro Celia condivide lo spazio con la signora Lia che testa personalmente ancora tutte le ricette da lei ideate nel corso del tempo: una cucina tradizionalissima dell’Adriatico con le povrazze, le vongole, a farla da padrone che si coniuga con la vera specialità del locale: la pizza. In giro c’è sempre Walter, l’inventore di questa storia di successo, con la sua voglia incrollabile di dispensare la contagiosa ospitalità romagnola.
A dirigere il tutto il figlio Alberto che, insieme al fratello Andrea, si muove tra quegli spazi in cui, già a tredici anni “era addetto alla cassa dei tappeti elastici”.
“Adesso è tutto un po’ più complesso, basti pensare che facciamo cucina espresso anche se in sala ci sono tutti i 400 posti occupati, ma riusciamo ancora nell’intento di regalare momenti di quel piacere che è inimitabile in qualsiasi altro posto che non sia la nostra riviera”, rivela Alberto con meritata soddisfazione.