Sono Davide Cassi, parmigiano, fondatore e direttore del Laboratorio di Fisica Gastronomica; Andrea Grignaffini, anch’esso parmigiano, giornalista alla firma della rubrica “Gusto” per la Gazzetta di Parma e colonna portante della rivista Spirito diVino; Massimo Montanari, bolognese, docente universitario e storico dell’alimentazione.
L’Accademia Internazionale della Cucina ha individuato in queste personalità e nell’impegno costantemente profuso nel loro lavoro nei rispettivi ambiti di competenza, i tre principali riconoscimenti, assegnati nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Parma.
A
Davide Cassi, in quanto pioniere nel campo della ricerca scientifica culinaria, va il
«Grand Prix de la Science de l’Alimentation»: “È la prima volta che questo riconoscimento va a un fisico – ha commentato Cassi - abbiamo lavorato molto sulla cucina molecolare, portando innovazioni che ora si stanno allargando alla ristorazione”.
Andrea Grignaffini, che si è aggiudicato il prestigioso
«Prix du Sommelier», ha commentato quanto “questo riconoscimento è più che mai pertinente con l’attività che ho svolto negli ultimi dieci anni; oggi, infatti, vino e bevande sono diventate molto più di un complemento, in un certo senso entrano nel piatto”.
Il
«Prix de la Littérature gastronomique» è stato invece conferito a
Massimo Montanari: “Oggi parlare di gastronomia implica un sapere umanistico, un sapere che fa comprendere cosa accade nel nostro cervello dopo che abbiamo ingerito qualcosa”.
La cerimonia di premiazione si è inserita nel contesto del convegno «Cucina come scienza e come cultura», alla presenza del
rettore Gino Ferretti, del presidente dell’Accademia
Jaques Mallard, e del vice presidente
Giovanni Ballarini.