L’Académie Internationale de la Gastronomie ha come scopo la salvaguardia e lo sviluppo delle culture e dei patrimoni culinari regionali e nazionali, incoraggiando altresì la cucina moderna e la sua creatività.
Tra le diverse attività di ricerca, l’Académie assegna ogni anno i Grand Prix a soggetti e persone che si distinguono nel panorama internazionale e, quest’anno, l’Italia ha ricevuto tre di questi riconoscimenti: Grand Prix de la Culture Gastronomique a ALMA di Colorno (Parma) (Premio unico mondiale); Prix au Chef de l'Avenir a Giorgio Parini del Ristorante Povero Diavolo di Torriana (Rimini); Prix de la Littérature Gastronomique a Renzo Pellati per il suo volume La storia di ciò che mangiamo.
Dell’Académie fa parte il professor Giovanni Ballarini, presidente dell’Accademia Italiana della cucina, a cui chiediamo come si è arrivati ad assegnare i premi a Parini, Pellati e ALMA?
“L'Académie Internationale de la Gastronomie ogni anno raccoglie le indicazioni che provengono dalle Accademie aderenti e dopo una loro presentazione motivata sono votate nella Assemblea Generale che si svolge ogni anno a fine di Gennaio a Parigi. Per il 2015 l’Accademia Italiana della Cucina, una delle cinque organizzazioni fondatrici (1983), ha presentato tre proposte, che sono state tutte accettare alla unanimità”.
Da chi è composta l’Académie?
“Ventotto Accademie di ventitrè diversi paesi di tutti i continenti del mondo con i loro rappresentanti costituiscono l'Académie Internationale de la Gastronomie, della quale attualmente l'Italia ha la vicepresidenza”.
Si può parlare di storia e di cultura gastronomica europea?
“La gastronomia è espressione di una società e di una cultura e come tale ha una sua storia complessa e molto diversificata. In Europa vi sono state e vi sono importanti e diverse gastronomie che sempre più si vanno confrontando con le gastronomie di altri continenti, dalle grandi gastronomie asiatiche a quelle emergenti sudamericane e recentemente anche africane. Non si sottovaluti che nel 2014 sono entrate a far parte della Académie Internationale de la Gastronomie l'Academia del Giappone e l'Accademia del Ghana (che ha un'impostazione che risente molto della cucina brasiliana). In precedenza vi era stata l'entrata di Accademie dell'Est europeo, come l'Accademia della Polonia. In modo analogo a altre manifestazioni artistiche (la gastronomia è arte della tavola) da sempre, ma soprattutto in tempi recenti, si sta sviluppando un confronto e un fecondo dialogo gastronomico interculturale, al quale partecipano anche le gastronomie europee”.
Ci sarà una cerimonia pubblica di assegnazione?
“Il cinque maggio a Colorno (Parma) saranno assegnati ufficialmente i tre premi con la consegna dei Diplomi e il Trofeo del Grand Prix”.
Luigi Franchi