“Ma avremo anche un servizio diversificato in teatro, dal cocktail per gli ospiti alla piccola cena leggera che serviremo al Presidente Giorgio Napolitano nel Palco Reale alla fine del I Atto” racconta Salvatore Quartulli, direttore di Caffè Scala. “Siamo stati propositivi, abbiamo pensato che il Presidente e le alte rappresentanze internazionali potessero gradire piccole degustazioni leggere, come la quiches di verdure, evitando carni particolari per non mettere in difficoltà ospiti con particolari esigenze anche di carattere religioso.” Quest’anno inoltre, evento rarissimo, sarà portato del cibo anche in scena, studiato appositamente per il II Atto, nel quale Don Giovanni mangerà realmente su un grande tavolo imbandito di sei portate cucinate in dimensioni molto maggiori rispetto alla norma per essere viste fin nel ridottino: sfileranno dunque, su piatti Richard Ginori d’epoca, soufflé di carciofi con ricotta piemontese, sformato di riso con gamberi al curry, fagottino di verdure e zafferano, fagiano con riduzione di vino rosso e sfere di cioccolato fondente, senza dimenticare le costolette di agnello giganti, che il protagonista afferrerà in una delle scene più famose. Al termine dello spettacolo, cena di rito per le Maestranze nel retropalco della Scala allestito al centimetro per ospitare 500 persone.
Massima cura ai dettagli, completa dedizione e servizio che potremmo definire “sartoriale” quello offerto con altrettanto garbo e disponibilità da Salvatore Quartulli e da tutta la sua squadra, un plotone di 70 camerieri, 20 sommelier e una trentina di cuochi e pasticceri diretti magistralmente dello chef Maurizio Riva.
Ma andrà tutto alla perfezione, senza imprevisti dell’ultimo minuto? Noi di Catering News ve lo racconteremo in esclusiva, perché saremo nel dietro le quinte della Cena di Gala al Caffé Scala, gomito a gomito con gli chef e a tutto il personale, per raccogliere la disciplina, le emozioni e l’adrenalina di un’altra “prima”, altrettanto speciale.
Alessandra Locatelli