Sono 180 anni che esiste il tè più conosciuto, venduto, consumato e, perché no, amato del mondo: l’Earl Grey, prodotto dalla Twinings, il marchio inglese che trecento anni fa fece conoscere la bevanda in tutto il mondo.
Compagno di studi, di conversazioni, di ansie l’Earl Grey, il cui nome deriva dal primo ministro inglese di allora Charles Grey, è una miscela che, secondo una leggenda, venne fuori per caso ma il cui inconfondibile gusto conquistò i palati del mondo. Il sapore è ottenuto dall’aroma dell’olio di bergamotto del Sudest asiatico infuse con le foglie di tè nero.
Ebbene, da pochi giorni in Gran Bretagna, quell’aroma è stato cambiato da Twinings che ha aumentato la quantità di bergamotto e di altri agrumi, in base ad un maggior apprezzamento derivante da una ricerca di mercato. In più il nome è cambiato con l’aggiunta dell’articolo facendolo diventare The Earl Grey Tea.
Un autentico sconvolgimento di abitudini secolari che ha provocato una letterale insurrezione dei fan in tutti i modi possibili, a cominciare dall’ormai abituale pagina Facebook fino alle lettere sul sito della casa madre per protestare: ”non posso descrivere come è orribile il nuovo sapore. Il vecchio tè era meraviglioso e questo sa di liquido per i piatti”, scrive un furente consumatore britannico. In Italia, comunque, questa nuova miscela non è arrivata e si potrà continuare ad apprezzare il classico Earl Grey, sia nella versione in filtri che nella scatola di latta.