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Un marchio unico per l’eccellenza enologica Lunelli

09/09/2014

Un marchio unico per l’eccellenza enologica Lunelli
Sulla splendida terrazza del Circolo Aniene della Capitale spicca il totem con il nuovo marchio “Tenute Lunelli”, costituito da tre simboli, il sole e due mezze lune, che costituiscono il “sistema solare” del Gruppo che fa capo alla famiglia proprietaria del brand leader degli spumanti Ferrari. Il marchio riunisce le tre Tenute Lunelli: la trentina di Margon, la toscana di Podernovo e quella umbra di Castelbuono; tre cantine, espressioni autentiche di diversi territori accomunati da produzioni di vini di altissima qualità e ricercatezza, eleganti e longevi.
Il Gruppo Lunelli ha presentato a Roma la nuova iniziativa del marchio unico. «Con la decisione di “metterci la faccia” e quindi di varare un marchio con il nome della nostra famiglia – ha sottolineato il presidente del Gruppo, Matteo Lunelli – giunge a compimento un progetto complesso.  Si completa un percorso di crescita avviato nel 2000 in cui si decise di uscire dal Trentino, di allargarci a Toscana e Umbria». Ora il marchio ricongiunge tutto e lo valorizza in un unicum.
Tanti i vini prodotti. Nella Tenuta Podernovo vengono realizzati Teuto (Sangiovese in purezza) e Aliotto (Sangiovese, Merlot e Cabernet). Nella Tenuta Castelbuono sono prodotti  Carapace (Sagrantino in purezza), il Montefalco rosso riserva Lampante, lo Ziggurat (Rosso di Montefalco) e infine un Sagrantino di Montefalco passito. In Trentino Alto Adige si producono i bianchi  Villa Margon (Chardonnay) e Pietragrande (Chardonnay e Sauvignon) ed il Pinot Nero Maso Montalto.
Si vuole valorizzare e diffondere il patrimonio enologico che rappresenta il marchio nell’ottica bio e sostenibile. «Guidati dai principi della sostenibilità ambientale e del rispetto dei territori – ha sottolineato Marcello Lunelli, responsabile tecnico del gruppo e vicepresidente di Ferrari – puntiamo sulla piena conversione alla viticoltura biologica». La Tenuta toscana è stata la prima realtà del gruppo, infatti, che nel 2012 ha conseguito la certificazione biologica, seguita dalla Tenuta umbra, che la otterrà a partire dalla prossima vendemmia. I vigneti trentini, iscritti al registro della certificazione biologica dal febbraio 2014, sono da anni coltivati secondo il protocollo per una “Viticoltura di montagna salubre e sostenibile” che punta a rafforzare la naturale fertilità del terreno.
Va ricordato infine che il Gruppo Lunelli comprende, oltre alle Tenute e a Ferrari, la distilleria della grappa Segnana, l'acqua minerale Surgiva, e lo storico marchio del Prosecco Superiore, Bisol, affermandosi così come  “polo” a tutto tondo dell’eccellenza del bere.

Monica Menna

 
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