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Un sacco di cambiamento, l'iniziativa Agugiaro&Figna

10/05/2022

Un sacco di cambiamento, l'iniziativa Agugiaro&Figna

Per sensibilizzare i protagonisti della filiera legata alla produzione di farine di qualità – panificatori, pizzaioli, pasticceri o cuochi – Agugiaro & Figna in collaborazione con Slow Food Italia e Housatonic ha ideato “Un sacco di cambiamento”, un’iniziativa che si pone come obiettivo quello di favorire la nascita di un collettivo di professionisti che siano i portavoce di una visione nuova di fare impresa, di creare lavoro e valore per i territori e i luoghi, di promuovere attraverso le buone pratiche e l’esempio il valore della sostenibilità ad ampio raggio, intesa quindi a livello sociale-ambientale-culturale ed economico.

Un sacco di cambiamento, l

L’idea parte da una riflessione: cosa vuol dire crescere per una persona, per un artigiano o per un’azienda? Cosa vuol dire crescere per la società e per l’umanità intera?
Si può rispondere in molti modi, ogni risposta è valida secondo il proprio concetto, le proprie aspettative e capacità. 
Riccardo Agugiaro, al vertice e alla guida di Agugiaro&Figna (a cui abbiamo dedicato la copertina di questo numero del magazine), storico e innovativo mulino italiano, ha dato una definizione molto semplice ma di enorme significato. “Dobbiamo lavorare – ha affermato Riccardo Agugiaro – per costruire il futuro e lasciare qualcosa di buono per i nostri figli”. In queste parole è racchiuso il succo dell’intera questione, lo scopo delle nostre azioni.
Non ci può essere futuro senza crescita interiore e intellettuale, senza un progetto finalizzato a un ideale.

Un sacco di cambiamento, l

Durante l’incontro, articolato secondo momenti di dialogo, di collaborazione culturale e attività educative, i partecipanti hanno avuto modo di riflettere sulle azioni necessarie a rendere concrete le azioni di comunicazione finalizzate alla divulgazione di quel senso di responsabilità sociale necessario a stimolare la crescita. Crescita che, in questo modo, non sarà solo personale ma stimolo allo sviluppo dell’attività.

Ottenere un cibo buono, pulito e giusto, come invita Slow Food, è il traguardo ed è strettamente legato alla crescita professionale orientata verso la sostenibilità intesa in senso ampio - ambientale, sociale ed etico – di cui Agugiaro & Figna è sostenitore e attuatore attraverso le sue politiche di produzione e iniziative meritevoli come il Bosco del Mulino.

Ma vediamo quali sono stati gli spunti di riflessione e da quali concetti sono partiti i partecipanti alla giornata formativa per trovare le soluzioni migliori. Una serie di parole, per esempio, come:

  • rispetto
  • responsabilità
  • riqualificare
  • educare
  • comunicare
  • buono
  • eredità
  • pulito
  • lavoro
  • giusto (equilibrio)
  • legami di gruppo
  • circolarità
  • territorio ecc. 

Concetti che costituiscono la coscienza dell’essere umano e che bisogna trasmettere al consumatore: sta già accadendo perché il bisogno di comunicare ai clienti i valori del prodotto proposto non si può ignorare. 

Un sacco di cambiamento, l

Si può partire dalla farina, dunque, e arrivare al cambiamento. Ma come?

La formazione delle persone è un punto di partenza: opinione comune il fatto che un collaboratore adeguatamente formato e motivato possa diventare uno strumento di comunicazione egli stesso, soprattutto nel caso di attività dove lo scambio avviene in tempi brevissimi. 

Fondamentale mettere in pratica una serie di azioni che stimolino la crescita e che i professionisti hanno individuato:

  • spiegare al cliente con poche parole chiave il valore del prodotto e il perché della scelta
  • condividere l’esperienza coi colleghi per non affrontare da soli il progetto
  • mettere in pratica azioni e progetti attraverso laboratori tecnici che stimolino il confronto 
  • reperire le materie prime avendo ben presente il loro percorso scavando a fondo nella storia dell’azienda 
  • capire il processo di produzione per comprendere anche le ragioni del suo prezzo
  • organizzare le attività e gli strumenti in modalità “no spreco” anche dal punto di vista energetico
  • comunicare questo valore attraverso le immagini, il packaging, i social e il dialogo.

 

Soprattutto, fare rete e creare sinergie tra gli attori della filiera è fondamentale per ottenere quella coesione d’intenti in grado di elevare la professionalità, il prodotto, l’attività, il valore intrinseco delle azioni intraprese. Perché svolgere un’attività, qualsivoglia, non deve guardare solo al risultato immediato, ma andare oltre. In una parola, bisogna crescere, per ottenere quella sostenibilità ambientale, sociale ed etica posta come obiettivo e, come ha sottolineato Riccardo Agugiaro, lasciare qualcosa di buono a chi verrà dopo di noi. 

a cura di

Marina Caccialanza

Milanese, un passato come traduttrice, un presente come giornalista esperta di food&beverage e autrice di libri di gastronomia.
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