Si può partire dalla farina, dunque, e arrivare al cambiamento. Ma come?
La formazione delle persone è un punto di partenza: opinione comune il fatto che un collaboratore adeguatamente formato e motivato possa diventare uno strumento di comunicazione egli stesso, soprattutto nel caso di attività dove lo scambio avviene in tempi brevissimi.
Fondamentale mettere in pratica una serie di azioni che stimolino la crescita e che i professionisti hanno individuato:
- spiegare al cliente con poche parole chiave il valore del prodotto e il perché della scelta
- condividere l’esperienza coi colleghi per non affrontare da soli il progetto
- mettere in pratica azioni e progetti attraverso laboratori tecnici che stimolino il confronto
- reperire le materie prime avendo ben presente il loro percorso scavando a fondo nella storia dell’azienda
- capire il processo di produzione per comprendere anche le ragioni del suo prezzo
- organizzare le attività e gli strumenti in modalità “no spreco” anche dal punto di vista energetico
- comunicare questo valore attraverso le immagini, il packaging, i social e il dialogo.
Soprattutto, fare rete e creare sinergie tra gli attori della filiera è fondamentale per ottenere quella coesione d’intenti in grado di elevare la professionalità, il prodotto, l’attività, il valore intrinseco delle azioni intraprese. Perché svolgere un’attività, qualsivoglia, non deve guardare solo al risultato immediato, ma andare oltre. In una parola, bisogna crescere, per ottenere quella sostenibilità ambientale, sociale ed etica posta come obiettivo e, come ha sottolineato Riccardo Agugiaro, lasciare qualcosa di buono a chi verrà dopo di noi.