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Una straordinaria normalità: La cucina di Casa Morandi al Guggenheim di New York

21/02/2025

Una straordinaria normalità: La cucina di Casa Morandi al Guggenheim di New York

Chi non conosce le bottiglie ritratte dal pittore Giorgio Morandi (Bologna 1890-1964)? In tanti poi avranno visto anche fotografie di quelle bottiglie nel suo studio.  Non molti sapranno che a casa Morandi si celebrava il culto per la cucina tradizionale bolognese e il pasto era un momento sacrale che vedeva tutti al tavolo di cucina, quando non avevano ospiti. La madre Maria Maccaferri era una cuoca eccellente e aveva insegnato alle figlie a cucinare fin da piccole. Il ricettario di famiglia origina da lei, arricchito nel tempo da Annetta, Dina e Maria Teresa, pieno di ritagli e annotazioni di ricette ricevute da amici e parenti, tanti i dolci, e poi la Minestra nel sacchetto (versione arcaica, di origini contadine, della Minestra imperiale), Bomba di riso, Tagliatelle col sugo di funghi, Paté di fegato di maiale, Budino di patate, Torta di riso, Nocino, Conserva di azzeruole, Risotto col curry, una ghiottoneria per la famiglia, retaggio di quando due delle sorelle, Anna e Maria Teresa, dopo aver conseguito il diploma magistrale, avevano insegnato in Egitto per un breve periodo.

È proprio alla cucina di Casa Morandi e alle bottiglie morandiane che si ispira la nuova tappa del progetto “aroundmorandi – natura morta con pane e limone”. Ne abbiamo parlato con Valeria Lombardo, ideatrice del progetto, presidente di Wonderingstars, associazione culturale senza scopo di lucro, nata nel 2011 per indagare la relazione spontanea fra design, arte contemporanea e creative food di produzione italica.

Il primo approccio di questo progetto con l’alta gastronomia è avvenuto nel 2012 grazie all’incontro col garante dell’eredità della famiglia Morandi, Carlo Zucchini, il cui enorme archivio documentale include il ricettario che racconta una storia intima e particolare rispetto alla fama acquisita da Morandi attraverso le sue opere. Una selezione di quelle ricette è stata riordinata e pubblicata nel bel volume “Una straordinaria normalità. Cucina e ricette in casa Morandi”, di Carlo Zucchini e Simone Sbarbati, Corraini Edizioni, 2017. Queste ricette vennero poi condivise con gli chef Massimo Bottura e Marta Pulini che hanno elaborato liberamente i piatti proposti in una cena-evento al Mambo di Bologna nel 2014.

Gli attuali sviluppi di “aroundmorandi” prevedono tre intense giornate al Guggenheim di New York, dal 4 al 6 marzo 2025 mentre si stanno già organizzando i futuri appuntamenti di Parigi, Abu Dhabi, Doha, Tokyo, lavorando sul turismo di ritorno sui luoghi morandiani (da Bologna a Grizzana Morandi), grazie alla notorietà di cui l’opera del pittore gode in tutto il mondo.

 

Il progetto si fregia del patrocinio di: MAECI - Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Regione Emilia-RomagnaComune di Bologna e in collaborazione con ITALEA e ITALEA Emilia-RomagnaCom.It.Es. NYC, Museo Morandi e MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna del Settore Musei Civici Bologna, ADI - Associazione per il disegno Industriale.

Per la tappa di New York, Katia Piazzi e Michela Iorio (consulenti e coordinatori per la parte FOOD del progetto) hanno nuovamente coinvolto la chef Marta Pulini, affiancata da Stefano De Rosa, che hanno scelto di attualizzare e reinterpretare alcuni piatti con gli chef Franco Cimini, dell’Antica Osteria del Mirasole di San Giovanni in Persiceto, e Michele Casadei Massari (fondatore del ristorante Lucciola e di 4 Piccolo Cafe a New York City) Brand Ambassador del Consorzio del Parmigiano-Reggiano negli Stati Uniti.

Catia Uliassi, che governa con discrezione sapienziale la sala del tristellato “Uliassi” di Senigallia, è stata coinvolta per occuparsi dell’accoglienza, del coordinamento e direzione del servizio di sala nella prestigiosa Rotunda Hall Guggenheim dove verrà servita la cena in un’ambientazione scenografica ispirata alla cucina di casa Morandi, con la presenza di opere del maestro, grazie a Giorgio Zucchini, fiduciario della famiglia dell’artista. Decisamente morandiana sarà anche l’esposizione di opere in vetro ideate e create per l’occasione da una trentina di famosi designer e artisti chiamati a ripensare in chiave contemporanea una delle bottiglie da cui il maestro traeva ispirazione. Ciascuna di queste creazioni è realizzata in due copie, una per l’esposizione itinerante, l’altra sarà oggetto di un’asta benefica, che si concluderà il 5 marzo nel corso della cena, il cui ricavato, unitamente alle donazioni degli invitati alla serata, sarà devoluto al charity partner Save the Children per sostenere la campagna “La fame mangia i bambini” e i progetti di questa organizzazione non-profit (ONP) per combattere la malnutrizione con la distribuzione di alimenti terapeutici, acqua e cure mediche ai bambini che patiscono la fame a causa dei conflitti armati, delle crisi economiche e di quella climatica. 

Questi sono i partner del progetto: Cristallerie Italiane, Wonderglass, Kartell - Museo Kartell, Molteni, Design Holding (B&B Italia, Flos, Italia, Louis Poulsen, Maxalto, Arclinea, Azucena, Menu, by Lassen e Lumens), Alessi - Museo Alessi.

Ai bambini di ogni età saranno anche dedicati dei laboratori creativi organizzati dal Guggenheim’s Education Department. Prima del charity dinner verrà anche presentata dai due autori un’edizione d’arte tradotta in inglese del volume “Una straordinaria normalità - cucina e ricette in casa Morandi”, mentre in Italia Wonderinstars stà già lavorando ad altre due pubblicazioni, una dedicata al rapporto coi fiori del pittore bolognese e l’altra alla sua passione per il cinema e la fotografia.

Al momento dell’ingresso in sala, il benvenuto sarà dato dal rito dell’apertura di una forma di Parmigiano Reggiano del Caseificio Caretti da parte di Riccardo Cotti dell’Osteria del Mirasole.

La bottiglia ispirata allLa bottiglia ispirata all'opera di Morandi del catalano Joan Crous_artista del vetro

AROUNDMORANDI: CHARITY DINNER MENU

Rotunda Hall Guggenheim

 

PASTA NEL SACCHETTO DI STOFFA CON BRODO DI CAPPONE 

(Pasta in a linen bag with Capon Broth)

Chef Marta Pulini

 

TORTELLINI ALLA PANNA DI AFFIORAMENTO

(Tortellini with cream)

Chef Franco Cimini

 

ANATRA MARINATA NEL LAMBRUSCO, AMARENE BRUSCHE DI MODENA, PUNTARELLE, RADICCHIO TARDIVO E TOPINAMBUR 

(Duck leg marinated in Lambrusco and Black Cherrie Jam - Amarene Brusche di Modena, Puntarelle, Red Radicchio and Jerusalem Artichokes)

Chef Marta Pulini

 

LATTE IN PIEDI

(A Bolognese custard with vanilla and coffee)

TORTA DI RISO DEGLI ADDOBBI

(Cake with rice, almonds, vanilla, candied citron, and amaretto biscuits, served with fresh berries)

Chef Franco Cimini

 

Selezione di vini in abbinamento

 

Caffè

 

Food partner: Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, Azienda Santa Barbara, Cleto Chiarli, Petra, Riso Buono, Acqua San Pellegrino, Acqua Panna (Nestlé Waters).

I Tortellini alla panna dI Tortellini alla panna d'affioramento dello chef Franco Cimini, Antica Osteria del Mirasole

Poscritto:

In un suo bronzetto, lo scultore bolognese Quinto Ghermandi lo vedeva così Giorgio Morandi: con le spalle sbilenche, la testa inclinata, mascella e labbro inferiore protesi, la mano sifolina e le gambe divaricate, come immobilizzato in una posa critica dove tutto sembra ostentare dubbio e distacco, financo altezzoso disprezzo. O forse ci vedeva solo un pittore che aveva voluto essere Maestro senza discepoli per poter fissare la propria grandezza fuori dalla vita, nel chiuso del suo studio, mettendo l’anima nelle sue bottiglie. Tanto, alla fine, era il mondo esterno ad affacciarsi a casa Morandi, come quando lo andavano a trovare gli amici registi Vittorio De Sica, Valerio Zurlini, Michelangelo Antonioni, e il critico d’arte Cesare Brandi, in una casa che dal lato dello studio esalava la trementina dei colori a olio, mentre dalla grande cucina, specie al sabato, emanava odore di brodo.

Quinto Ghermandi: Giorgio Morandi, bronzo, 1948Quinto Ghermandi: Giorgio Morandi, bronzo, 1948

Foto di Silvia Canini.

Le foto del libro e della scultura di Quinto Ghermandi che raffigura Giorgio Morandi sono di Bruno Damini.

a cura di

Bruno Damini

Giornalista scrittore, amante della cucina praticata, predilige frequentare i ristoranti dalla parte delle cucine e agli inviti nei salotti preferisce quelli nelle cantine. Da quando ha fatto il baciamano a Jeanne Moreau ha ricordi sfocati di tutto il resto.

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