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Unaprol contro il ribasso dei prezzi dell'olio

23/09/2011

Unaprol contro il ribasso dei prezzi dell
Torna a farsi sentire la voce di Unaprol contro i prezzi al ribasso degli oli extravergini. L’osservatorio economico dell’associazione ha infatti fissato un limite inferiore di sei euro per una confezione da un litro, prodotta con il 100% di olive italiane. L’indagine fa parte di una più ampia attivita di monitoraggio, cofinanziata dall’unione Europea e dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Il prezzo minimo è quello derivato dalla somma dei costi necessari, calcolati sulle quotazione della piazza di Bari.
A determinare il limite di sei euro concorrono diversi fattori: si parte dai 3,50 euro al chilo per un buon olio extravergine già lavorato e disponibile alla vendita in un frantoio, cui vanno aggiunti i costi di confezionamento, etichetta ed etichettatura, tappo, imballaggio e trasporto (0,74 euro), e il carico pubblicitario e di distribuzione alla rete vendite (0,76 euro). Infine, va previsto il ricarico del singolo punto vendita, quantificato in 0,62 euro a bottiglia. Alla somma complessiva (5,62 euro) va aggiunta l’Iva del quattro per cento.
Eppure, i prezzi sopraindicati ancora non prevedono margini di profitto per l’azienda produttrice: è chiaro che una bottiglia a meno di sei euro rimane una chimera, oppure un prodotto di origine indefinita.
Per aiutare i consumatori, il cui occhio cade giustamente sul prezzo più basso, prima di qualunque altro calcolo, Unaprol suggerisce di verificare la presenza di informazioni aggiuntive sulla bottiglia, come il numero verde dell’azienda o la Denominazione di origine protetta.

Per saperne di più: http://www.unaprol.it/
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