I suoi maestri sono stati Alfonso Iaccarino e Alain Ducasse, poi si è misurato in una serie di concorsi di cucina artistica, con l’ottenimento della medaglia d’oro, infine ha scelto di guardare Roma dall’alto. Antonio Falco è infatti lo chef del Minerva Roof Garden, la suggestiva terrazza del Grand Hotel de la Minerve, da cui si ammira la vera Roma storica.
Mente creativa di un itinerario di gusto tra i sapori del Mediterraneo, Antonio Falco non disdegna la contaminazione tra una personale reinterpretazione di classiche ricette e la tecnica che ha fatto la fama della ristorazione dei grandi alberghi, come la cottura alla lampada, autentico spettacolo culinario che va in scena ogni mercoledì nelle sale che dominano Roma.
“Sono portato per la cucina artistica e in modo particolare per il Gran Buffet Imperiale, essendo anche un intagliatore e scultore. Non perdo mai d’occhio, però, la cucina contemporanea, che tratto con metodi classici rivisitati, cercando di far diventare innovativo tutto ciò che è tradizione, in collaborazione con il mio staff”, spiega lo Chef.
La carta del Minerva Roof Garden cambia costantemente ma lo chef non rinuncia al fil rouge della sua napoletanità, che si riconosce in particolar modo nella scelta dei prodotti che spesso provengono dalla sua terra e sono esclusivamente di stagione. Tra le sue portate, prelibati piatti che esaltano sapori genuini come il villeroy di pesce e tartufo di Norcia su specchio di maionese al vino con gocce di pesto e balsamico o la darna di baccalà scottata in crosta di pistacchi; nella ricca proposta culinaria di Falco troviamo anche altri piatti sfiziosi, come gli spaghetti al pettine con colatura di alici e caviale kaluga amur, mollica di pane e sabbia alle erbe fini o i tournedos di coniglio con marroni, provola e broccoletti su carpaccio di porcini e carote. E per concludere, un trionfo di colori e di napoletanità: l’imperdibile babà al limoncello con spuma di ricotta leggera.
Minerva Roof Garden
Piazza della Minerva, 69
Roma