Che affinità possono avere un imprenditore parmense che tratta prodotti innovativi e macchinari per impermeabilizzazioni edilizie e il fondatore di una raffinata azienda per la lavorazione del salmone? Apparentemente nessuna, senonché si tratta della stessa persona, Claudio Cerati, creatore di un altro legame inusitato, quello fra Parma, il Salmone e le Isole Far Øer (che comunque ci si cimenti a pronunciarle si sbaglierà sempre, così lontani come siamo dalle vocalità del danese Færøerne).
Parma vanta un’antica frequentazione con la lavorazione del pesce azzurro, fin dai tempi remoti dalle cosiddette “vie del sale” percorse da commercianti e contrabbandieri che dal Golfo della Spezia arrivavano in città attraverso i passi appenninici portando a dorso d’asino o con delle carrette il prezioso “oro bianco”, a volte assieme ad alici e sgombri. Il salmone però rappresenta un’assoluta novità introdotta a partire dal 2000 da Claudio Cerati che, dopo avere assaggiato in un ristorante un ottimo salmone selvaggio fumé à la maison decise di provare a prepararlo a casa propria con un impianto molto rudimentale. Pur digiuno com’era di tecniche e ricette di marinatura e affumicatura fu davvero “buona la prima”.