La serata è stata magnifica, lo hanno detto in tanti, anzi lo hanno detto tutti! Non c’era angolo dell’Antica Corte Pallavicina, sulle rive del Po a Polesine Parmense, che non fosse una raffigurazione di quello stile italiano che il mondo intero ci invidia. Il cielo, attraversato da cumulinembi si lasciava squarciare dal sole e dalla luna che hanno creato la magia che la Notte dei Culatelli si porta appresso ad ogni edizione. E con quella di quest’anno, siamo alla sesta. Una notte in cui la famiglia Spigaroli chiama a raccolta gli amici, sempre più numerosi, tra i ristoratori, i giornalisti, gli imprenditori, le istituzioni, i clienti, per assegnare il Premio Antica Corte Pallavicina.
E' un premio singolare perché i premiati sono chiamati a condividere una scelta che Luciano, Massimo, Benedetta e Antonietta Spigaroli hanno fatto cinque anni fa: quella di destinare un contributo importante, ogni anno, ad una comunità agricola internazionale.
Lo fanno avvalendosi della collaborazione della Fondazione per la biodiversità di Slow Food, presieduta da Piero Sardo, per individuare il progetto.
I primi sono stati, nel 2006, la cooperativa delle donne dei villaggi sassoni in Romania per la produzione di confetture e i coltivatori del caffè delle terre alte di Huehuetenango, in Guatemala; nel 2007 i produttori di cardamomo di Ixcàn, in Guatemala; nel 2008 quelli del formaggio verde di Tcherni Vit, in Bulgaria; nel 2009 gli allevatori del pollo Mushunu, in Kenya; nel 2010 gli apicoltori dei mieli del Vulcano di Wenchi e di Wukro, in Etiopia. Quest’anno il contributo è andato al progetto Mille orti in Africa, coordinato dalla Fondazione di Slow Food.
Mentre ai premiati, otto ogni anno, scelti tra figure nobili della cultura, dell’enogastronomia e della ristorazione, dell’imprenditoria, delle istituzioni, del giornalismo e della memoria del territorio la famiglia Spigaroli assegna un riconoscimento: un maialino di razza Nera Parmigiana, che verrà allevato per 16 mesi, fino al raggiungimento del peso canonico per la macellazione, per poi reincontrarsi nel mese di gennaio per produrre tutti insieme salami, cicciolata, cotechini, coppe, pancette e culatelli, che verranno consegnati ai premiati man mano che raggiungeranno la stagionatura ideale.
Quest’anno, nella notte del 19 luglio, il Premio è andato a: Marc Haeberlin, presidente di Les Grand Table du Monde, il cui ristorante L'Auberge de L'Ill detiene da oltre 40 anni le tre stelle Michelin; Giannola Nonino, ideatrice del prestigioso Premio Nonino; Paolo Panerai, editore e presidente del gruppo Class; Davide Paolini, giornalista e scrittore; Maurizio Zanella, produttore di Ca’ del Bosco e presidente del consorzio Franciacorta; Albino Ivardi Ganapini, presidente di ALMA; Gian Rolle, titolare dell’azienda “Tre” Spade che da oltre cent’anni produce attrezzature per la norcineria; Guglielmo Rebecchi, maitre e prezioso collaboratore dello storico ristorante di famiglia il Cavallino Bianco nei primi anni di attività.
Infatti, durante la serata, si è festeggiato anche il traguardo dei cinquant’anni di attività del Cavallino Bianco, l’altro ristorante di famiglia, collocato a pochi passi dall’Antica Corte Pallavicina, con una sfilata di cinquanta collaboratori della famiglia Spigaroli che hanno portato in scena ognuno una torta con la candelina; torte che seguivano la moda del momento, dalle glasse zuccherate del 1961 alla zuppa inglese degli anni ’70 fino ad arrivare alle raffinate composizioni dell’ultimo decennio. Una vera apoteosi del gusto che ha concluso una serata dove il culatello l’ha fatta da padrone con le sue cinque differenti stagionature, ma anche i tortelli tradizionali d’erbetta e moltissime altre specialità.
E il Premio Antica Corte Pallavicina diventa un libro edito da Edizioni Catering
Luigi Franchi