Oltre
1,8 milioni di pasti erogati in un anno e un gradimento del
90% da parte del pubblico. I villaggi
Veraclub, core business del tour operator
Veratour si apprestano ad archiviare un 2016 più che soddisfacente, grazie a una strategia che ha affidato alla tavola un ruolo di primaria importanza. Perché, come sottolinea
Daniele Pompili, general manager Villaggi Veraclub, “uno dei fattori del successo di una vacanza è la cucina, e in particolare quella made in Italy, che significa qualità in ogni ambito e rispetto per la tradizione”.
Nelle
35 strutture sparse in tutto il mondo (che entro il prossimo anno si apprestano a diventare 38 in 17 nazioni) è stato proprio questo il filo conduttore dell’offerta gastronomica: l’ampia varietà di proposte tradizionali italiane, accompagnata da una doverosa selezione di quelle tipiche locali, con piatti realizzati artigianalmente dalle brigate composte da executive chef italiani che collaborano fianco a fianco con personale italiano e locale.
Sono diverse le scelte che hanno condotto a questi buoni risultati. Sul fronte degli approvvigionamenti, per esempio, se nelle strutture italiane sono utilizzati
rigorosamente prodotti locali e stagionali, in quelle estere sono state limitate quanto più possibile le spedizioni di materie prime attraverso container, privilegiando la ricerca nella migliore produzione del luogo. Nei Veraclub, inoltre, sono sempre presenti
menu personalizzati: per bambini, con un ridotto contenuto di grassi e in grado di soddisfare quanti devono ricorrere a diete particolari. Senza dimenticare, poi, le
serate a tema, introdotte negli ultimi anni e dedicate a preparazioni particolari, dalla pizza allo street food.
Gli investimenti in qualità, però, hanno riguardato in primo luogo le risorse umane, con l’arrivo di
Massimo Sgobba, responsabile della ristorazione in Veratour a 33 anni, per tre anni responsabile ristorazione dei piloti della Formula Uno e presenza importante in diverse trasmissioni televisive.