Cerca

Premi INVIO per cercare o ESC per uscire

Via libera da Bruxelles all’Opa di Lactalis

15/06/2011

Via libera da Bruxelles all’Opa di Lactalis
Dopo l’acquisizione da parte di Lactalis del 29% delle quote di Parmalat lo scorso marzo, il gruppo francese ha lanciato un'Opa su tutte le azioni della società italiana, che però era in attesa del via libera da Bruxelles. L’ok è arrivato dagli esperti della direzione generale alla Concorrenza, dove il dossier su Parmalat - Lactalis era giunto il 4 maggio, giorno in cui l'operazione è stata notificata.
L'acquisizione di Parmalat da parte del gruppo francese Lactalis per la commissione europea si può fare. L'esecutivo di Bruxelles ha stabilito che "l'operazione non ostacolerà in grave misura l'effettiva concorrenza in Italia e in altri stati dello spazio economico europeo".
L'inchiesta della Commissione doveva infatti chiarire se l’acquisizione di ulteriori azioni Parmalat da parte di Lactalis potrebbe avere riflessi negativi sul mercato dei prodotti lattiero caseari, “in particolare sull'approvvigionamento di latte crudo, fresco e a lunga conservazione, sulle creme e sui formaggi”. In conclusione l’affare Lactalis-Parmalat “non sarà in grado di limitare la concorrenza a nessun livello dell'approvvigionamento di latte crudo a causa dell'estensione del suo portafoglio di prodotti”.
Prosegue invece l’inchiesta per aggiotaggio avviata nella procura di Milano del pm Eugenio Fusco sulla scalata di Lactalis a Parmalat. Secondo le fonti dell’ANSA gli indagati sono 4: Fabio Canè (di Intesa Sanpaolo) indagato per insider trading nell’ambito dell’inchiesta sulla scalata a Parmalat di Lactalis, mentre la moglie Patrizia Micucci (di Socgen) è stata iscritta nel registro degli indagati per aggiotaggio. Nel registro degli indagati sono stati iscritti anche Massimo Rossi, candidato nel cda di Parmalat nella lista presentata dai fondi esteri, e Carlo Salvatori, presidente di Banca Monte Parma e di Banca Lazard Italia.
Condividi