Sine, senza limiti
Nel nome scelto per il suo ristorante milanese, Roberto Di Pinto esprime il concetto della sua cucina. Sine vuol dire assenza di limiti, vuol dire capacità di guardare oltre, di superare i confini del pensiero e gli schemi gastronomici. Non ci sono limiti di spazio, di tempo, tutto è possibile nell’armonia che si crea tra un’idea e la sua realizzazione.
Nel Mediterraneo, bacino incredibile, centro nevralgico del mondo, ogni merce, ogni prodotto, ogni metodo o tecnica di lavorazione può esprimere se stessa.
Da Sine, a Milano, due menù degustazione esprimono questo concetto. Uno vuole essere un viaggio in evoluzione perenne, l’altro è uno scrigno di ricordi. Il processo tecnologico, l’ispirazione, accompagnano l’espressione e superano quello che è il concetto tradizionale di mediterraneità per offrire l’immagine (e la sostanza) di una cucina frutto di scambio, di contaminazione. Con delicatezza, con armonia, perché il sapore (l’umami) è ovunque, ci appartiene e basta saperlo riconoscere per trasmetterlo.
Per trasmetterlo, non c’è solo il piatto ma un insieme di elementi di cui fanno parte il team del ristorante e i clienti che lo frequentano.
“Il rapporto col team è complesso – afferma Di Pinto – ma fondamentale. Noi chef a volte appariamo belli, forti e smaglianti, ma non è sempre così. Nel profondo abbiamo le nostre insicurezze. Ma quando mi sento inadeguato, non all’altezza, se mi sembra che la situazione mi stia sfuggendo di mano, è lì che trovo la mia forza. Nel gruppo di lavoro – e il mio è straordinario – attingo l’energia: posso diventare forte, essere una guida. Perché niente mi spaventa se non il fatto di non essere in grado e così combatto per essere all’altezza. Ai miei ragazzi devo dimostrare ogni giorno di essere un capo, un fratello, leader, ed è la parte difficile. Ci metto il cuore. Il team assorbe da me, io do a loro e loro devono dare agli altri, devono avere la sensibilità di comunicare col cliente, senza di loro non c’è nulla”.
Il piatto che Roberto Di Pinto sente più suo? La Parmigiana Espressionista. Quello che vorrebbe? Non c’è ancora, ma arriverà.
Intanto, per i lettori di Viaggio nei colori della cucina mediterranea, di Roberto Di Pinto, edito da Italian Gourmet, 60 ricette con le quali ci invita alla sua tavola: un luogo di incontro dove trovare spunti e idee per creare innovative geometrie, imparando ad accostare materie diverse tra loro senza (sine) dimenticare la “nostra” cucina e la mediterraneità che sta in ognuno di noi.