Sarebbe stato difficile per chiunque pensare che la piccola trattoria aperta nel 1968 dalla
signora Ginetta e da
suo marito Arcangelo Tinari sarebbe diventato cinquant’anni dopo il ristorante “stellato” che oggi contribuisce a illuminare la gastronomia abruzzese.
Per la cronaca, Ginetta c’è sempre, con il sguardo attento su coloro ai quali ha trasferito la sua esperienza: al
figlio Peppino che con la
moglie Angela ha saputo dare una nuova visione a partire dagli anni ’80,
oggi affiancati in cucina da Arcangelo e in sala da Pascal, i due i loro figli che dopo i primi rudimenti continuano a fare esperienze nelle migliori tavole d’Europa ma anche a conservare la memoria di questo territorio, anche attraverso
l’azienda agricola che alleva animali di bassa corte e coltiva buona parte delle materie prime necessarie a rendere contemporanea una cucina che è sempre stata e sempre sarà di forte matrice tradizionale.
La montagna madre, la Maiella, sembra di poterla toccare (ben visibile anche da alcune delle
16 camere ai piani superiori), mentre dalle ampie vetrate della sala si può arrivare a guardare il mare, e quasi sentirne la brezza in estate sulla bella terrazza. La pasta, il pane e i salumi fatti in casa e uno
stretto rapporto con produttori locali arricchiscono stagionalmente la carta del Villa Maiella, con la possibilità di scegliere
due menu degustazione da 38 e 50 euro e una
cantina ricca, bella da vedere e da sfogliare.
Dunque, per cominciare, una selezione di salumi stagionati, la tartara di vitello all’erba limoncina ed extravergine, il flan di ricotta su vellutata di broccoli, le pallotte cacio e uova al pomodoro. A seguire, imperdibili ravioli ripieni di burrata e conditi con tartufo, i maccheroni alla chitarra con ragù di agnello e ricotta affumicata al ginepro, le maniche di pasta fresca con pomodori ai carboni e melanzane, e una buona scelta tra i secondi: l’agnello e le sue diverse interpretazioni, il pollo nostrano al vino cotto, il petto d’anatra e riso Venere, il maialino nero abruzzese alle erbe aromatiche laccato al miele, il baccalà al tegame con pomodori e patate, o una bella selezione di formaggi. I dolci sono la passione di Angela, conviene affidarsi al suo estro.
Villa Maiella
via Sette Dolori, 30
Guardiagrele (CH)
Tel. 0871 809319
www.villamaiella.it
Coperti: 80 e 40 esterni. Carte di credito: tutte. Ferie: 10 giorni a gennaio e due settimane a luglio. Chiuso: domenica sera e lunedì. Costo medio: 45 euro.