Anche Walter Bianconi, che è di qualche anno più vecchio, ha iniziato con lui a fare il cuoco quando nell’83-‘84 era al Tivoli a Cortina. Bianconi faceva tutt’altro lavoro, ma era molto appassionato di cucina. Al principio gli faceva svolgere i lavori più umili per dissuaderlo, come pulire i carciofi senza guanti. Ma lui ha tenuto duro, è stato anche a lavorare in Francia, ha ottenuto la stella Michelin, tre forchette del Gambero, e ha portato in Italia i Jeunes Restaurateurs d’Europe. Stefano Baiocco, che adesso è a Villa Feltrinelli sul lago di Garda, è stato allievo di Vittorio Cammerucci dove arrivò per uno stage dopo che era già stato da Pinchiorri, da Pierre Gagnaire, da Alain Ducasse, Ferran Adrià. Alessandro Angelini, che lavora ad Ancona, è un altro ragazzo che è stato da lui al Lido Lido. Anche Giacomo Galeazzi è stato un suo allievo, molto bravo.
Stefano Ciotti del Nostrano a Pesaro, Tiziano Rossetti che ora è all’Osteria l’Angolo Divino a Urbino, sono passati nella sua cucina. Massimiliano Poggi è stato suo allievo quando frequentava la scuola alberghiera al Palace di Rimini. Assieme a lui c’era Red, Massimiliano Bartoli, chef che adesso ha cinque locali a New York. Flavio Trabucchi, un ragazzo marchigiano che partecipò a degli stage ai tempi in cui Vincenzo lavorava a Osimo, oggi ha cinque locali Washington, uno dei quali stellato. Tre anni fa è tornato a trovarlo e gli ha portato suo nipote che seguiva la scuola a Riccione, chiedendogli di prenderlo per uno stage in cucina. Adesso Riccardo ha 22 anni e lavora con Vincenzo da tre, è decisamente molto bravo, gli segue il pass, tutte le comande e impiatta le preparazioni dello chef.