Il rispetto della risorsa umana
Sulla giacca da cuoco di Vincenzo sono impressi, prima del resto, i venticinque anni di carriera in cucina e una considerevole quantità di incontri.
“Erano novantotto i cuochi che coordinavo da Executive Chef al Borgo Egnazia Resort, hotel di lusso a Sevelletri, nel brindisino. Una squadra impressionante” ci racconta flettendo il tono tra soddisfazione e fermezza.
“L’offerta gastronomica di una struttura alberghiera è complessa e completa, richiede un’organizzazione da manuale e una propensione al problem solving da parte di ogni componente. Spesso ci si ritrova a dover prendere delle decisioni in una frazione di secondo. Per quanto si possa prevenire gli intoppi sono all’ordine dell’ora. È stata una palestra straordinaria”.
E più di un’idea se l’è fatta su ciò che non può davvero mancare in un’attività sana.
“Il rispetto della risorsa umana: questa è la chiave per gestire un sistema di quelle dimensioni, ma anche una microscopica cucina di osteria. Quando si hanno delle persone da coordinare bisogna tenere in considerazione le personalità, i sentimenti, le attitudini. Dobbiamo essere un po’ camaleontici, quando ci relazioniamo ai colleghi e ai collaboratori, o nella vita in generale. Non dobbiamo dimenticarci l’onestà, quella buona che insegna e indirizza, noi e gli altri”.