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Vini La Delizia, ottimi i risultati

21/04/2015

Vini La Delizia, ottimi i risultati
L’aumento di fatturato, nel 2014, pari al 34,26% a valore fa della cantina friulana Vini La Delizia un caso di analisi, ma soprattutto di soddisfazione per questa Italia che sembra voler risorgere dal buio in cui anni di crisi l’hanno spinta.
“Quello che si è appena chiuso sarà ricordato come un anno di successi e sicuramente molto positivo per noi di Vini La Delizia dal punto di vista del fatturato e dei volumi - commenta Pietro Biscontin, direttore generale della cantina friulana – L’importante risultato ottenuto è frutto di una strategia di rinnovamento cha abbiamo messo in campo per l’intera linea produttiva. Abbiamo nel corso dell’anno acquisito nuovi importanti contratti di fornitura all’estero e in Italia”.
Ed è proprio, oltre al segmento ristorazione, l’estero il canale strategico per questa azienda che aggrega 500 viticoltori con all’attivo 1.875 ettari di vigneti che si estendono attraverso tutta la pianura friulana, da Casarsa ad Aquileia all’interno delle rinomate aree Doc “Friuli Grave” e “Prosecco”, zone ricche di storia e con una forte vocazione vitivinicola.
“Siamo presenti sul mercato statunitense da vent’anni e, fino a poco tempo fa, è stato il nostro principale mercato al punto che avevamo la leadership italiana del vino. – afferma Pietro Biscontin – Da qualche anno abbiamo deciso di segmentare sia i mercati, sia i fornitori in modo tale che si riduce ilrischio e si aumenta la quota a valore, oltreché a volume.
A Vinitaly di quest’anno la cantina ha presentato un completamento di gamma con nuove referenze nella linea Naonis, dedicata al canale ho.re.ca: , il Prosecco Doc Brut e la Cuvée Jadér Brut.
“La tendenza in atto, parlando divini italiani sono le bollicine, a tutto tondo e nelle diverse tipologie. Nell’arco di dieci mesi abbiamo raggiunto consistenti volumi di vendita delle nostre due referenze, che fanno ovviamente da traino al resto” spiega Pietro Biscontin.
Infine, un suggerimento per affrontare i mercati stranieri: “massima serietà, il made in Italy oggi tira, è ricercato e rispettato. Ma non possiamo permetterci passi falsi. Chi esporta deve conoscere alla perfezione le regole, sia di promozione sia di burocrazia. Soprattutto deve conoscere i mercati. Ad esempio ritengo necessario invertire la tendenza che vede l’azienda in prima persona, spesso trascurando il racconto del territorio e della biodiversità che quel territorio sa offrire” conclude il direttore generale cantina friulana Vini La Delizia.

Per saperne di più: www.ladelizia.com

Luigi Franchi
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