Era il 1967 quando esordì
Vinitaly, la prima tra le rassegne vinicole mondiali. Quarantacinque anni hanno ridisegnato e innovato le dinamiche internazionali che muovono l’universo vino, un sistema a rete dove business, promozione, comunicazione, consumatori e istituzioni sono sempre più interconnessi, che si completa con Sol&Agrifood, Enolitech, OperaWine, Vinitaly International e da oggi con Vinitalywineclub, la nuova proposta di Veronafiere, primo organizzatore diretto di fiere in Italia attivo dal 1898 e tra i leader europei del comparto.
“Per rafforzare ulteriormente il rapporto con l’estero, nasce
VinitalyWineClub, innovativa piattaforma di promozione e vendita online che ha l’obiettivo di offrire ai produttori la possibilità di raggiungere nuovi consumatori, dando loro l’opportunità di scoprire nuovi vini provenienti da ogni angolo della Penisola. Il 6 aprile presenteremo in anteprima il progetto completo nell’ambito di OperaWine, evento in collaborazione con Wine Spectator, e dal 7 aprile sarà attivo anche l’e-commerce. Il VinitalyWineClub è l’estensione digitale e sinergica dell'attività di promozione e sviluppo portata avanti dalla fiera fisica” ha dichiarato il
Direttore Generale di Veronafiere Giovanni Mantovani che, con il
Presidente Ettore Riello, ha presentato a Eataly Roma la 47ma edizione di Vinitaly, in programma dal 7 al 10 aprile.
Il ruolo strategico delle fiere per la politica industriale del Paese è stato evidenziato da Riello, il quale ha spiegato come “dalle rassegne internazionali transita una considerevole fetta del
business delle pmi e delle medie e grandi aziende; un ruolo che noi operatori fieristici continuiamo a potenziare per accompagnare e anticipare cambiamenti e innovazioni offrendo supporto e servizi utili allo sviluppo dell’impresa. Vinitaly rappresenta col suo sistema interconnesso un vero e proprio asset per l’intero Paese, a maggior ragione ora che tutte le istituzioni politiche nazionali e internazionali sono chiamate a misurare la qualità degli investimenti in cui vengono impegnate le risorse pubbliche. La Ue ha approvato importanti stanziamenti a sostegno del vino italiano, molti dei quali destinati alla promozione dei vini sui mercati intra ed extra Ue: la credibilità, l’efficacia e l’ampio raggio d’azione di Vinitaly fanno di questo sistema un canale ideale per una promozione misurabile e di qualità”.
I numeri parlano da soli: nel 2012 Vinitaly ha ospitato 4.200 espositori provenienti da oltre 20 Paesi e 140 mila visitatori da 116 Nazioni, quota che corrisponde a oltre il 35% del totale dei visitatori. “Le adesioni a Vinitaly 2013 confermano ad oggi i dati dell’ultima edizione: – ha aggiunto Mantovani - si prevede, pertanto, di superare i 4.200 espositori da più di 20 nazioni per una superficie espositiva che, grazie all’ampliamento del Padiglione 11, sarà superiore ai 95 mila metri quadrati netti espositivi, in aumento sul 2012”.
Quest’anno inoltre parteciperà per la prima volta una delegazione del Ministero del Commercio cinese e colossi del commercio on line, per dare spazio all’enorme mercato dell’ e-shop, strumento in sempre maggiore affermazione grazie anche alla diffusione dei social media: “Si stimano circa 190 milioni di acquirenti cinesi sul web e sono in continua crescita», ha concluso Riello.
Vinitalywineclub si inserisce dunque in una fotografia in divenire, dove i confini diventano sempre più permeabili e dove le imprese italiane possono esprimere il loro massimo potenziale strategico.
dott. Alessandra Locatelli