Al Casale del Mare di Castiglioncello si è conclusa l’iniziativa “Rosso di Sera” dedicata alla cucina di pesce abbinata ai vini rossi. Un matrimonio più che riuscito.
Se pensate che non stiano bene insieme, ricredetevi. Forse insieme non li avete mai visti, forse vi hanno insegnato che insieme non possono funzionare, che sono troppo diversi, che potrebbero, insieme, formare solo una coppia sgangherata, dalla vita breve.
Ebbene, dimenticatevi tutto. Il vino rosso e il pesce, insieme, sono davvero una coppia felice.
Lo abbiamo scoperto ieri al ristorante del
Casale del Mare, un relais immerso nel verde di Castiglioncello a ridosso del mar Tirreno, grazie alla bella iniziativa “Rosso di Sera”. Merito degli organizzatori,
l’AIS di Livorno con la collaborazione della Provincia, la Camera di Commercio e il Consorzio Strada del Vino e dell’Olio Costa degli Etruschi; merito degli
chef, Monica Franchi e Marco Poriello; merito dei vini di
Agrilandia, che hanno convinto all’unanimità; e merito di
Fulvio Martini e Laura Marzari, padroni di casa attenti e partecipi nella scelta dei migliori abbinamenti.
Con la cena di ieri
“Rosso di Sera” ha concluso il ciclo dei 14 appuntamenti con il gusto, che da marzo ha visto susseguirsi in calendario altrettanti ristoranti insieme ad altrettante cantine della provincia di Livorno nella realizzazione di menu a base di pesce e vino rosso ad un costo inferiore a 50 euro: “Volevamo dimostrare che si può fare, che non è un azzardo pensare al pesce insieme al vino rosso – commenta
Paola Rastelli, delegato AIS di Livorno – e per farlo abbiamo coinvolto il meglio che il nostro territorio ci offre, in tavola e in cantina; tutte le aziende vinicole, dalle più piccole alle più celebri, sono fiori all’occhiello indiscussi in tutta Italia. Come per la scelta dei ristoranti, abbiamo guardato alla vera qualità”.
Il Casale del Mare è l’unico locale dei quattordici con vini della propria cantina, Agrilandia appunto: “L’azienda nasce con la produzione di vino rosso, a uvaggio Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon per il
Fortulla, a cui si aggiunge un 6% di Merlot per il
Sorpasso. Due vendemmie fa abbiamo provato, con successo, il rosato, dalle stesse uve del Fortulla, che però raccogliamo qualche settimana prima, e quest’anno ha esordito l’ultimo nato, il bianco, 90% Vermentino e 10% Viogner” ci racconta
Laura Marzari.
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La
cena ha dunque visto la Rana pescatrice con pomodorini, capperi, erbe aromatiche e tapenade di olive servita con il Fortulla Rosso 2010, fresco, aromatico, dalle note vegetali con punte di marasca piacevoli al palato. Perfetti gli Gnocchi di patata con triglie di scoglio, pomodoro fresco e basilico, abbinati al Fortulla Rosso 2008, più corposo ma non invadente, con spiccate sensazioni di lampone, particolare e di carattere: non è un caso che Gnocchi e Fortulla 2008 siano stati i più votati dai commensali come piatto e vino preferito, che peraltro ha accompagnato anche le tipiche cozze ripiene con calamari alla livornese. “Per dessert, un’esplosione: abbiamo pensato a tre diversi tipi di cioccolato fondente, proposto sotto forma di granella in omaggio alla terra, di gelato e di strisce solide. – continua Laura Marzari - Quando l’ho assaggiato ho subito pensato al Sorpasso, che prosegue l’intensità del cioccolato, anzi lo esalta con le sue note di frutti rossi e macchia mediterranea, e il suo tannino avvolgente”. Esperimento riuscito: Passione al cioccolato e Sorpasso 2008 insieme sono solo da provare.
Intuizioni e iniziative come queste non solo sono belle ma vanno incentivate e favorite, per diversi motivi: svecchiano abitudini che ci hanno preso la mano ma che nessuno vieta di rinfrescare, comunicano come per sperimentazione culinaria si intenda soprattutto avvicinare sapori che già conosciamo ma in maniera diversa e creativa, divulgano la conoscenza della cultura gastronomica e vinicola, patrimoni di cui l’Italia è ricca in ogni angolo di ogni regione, propongono nuove idee. E riuscire a pensare a nuove idee è una pratica a cui non vogliamo rinunciare.
Alessandra Locatelli