Tornare a lui oggi è possibile, grazie all’impegno di Patrizia Ucci, sua amatissima moglie, di Slow Food, di Iseoimmagine, un gruppo fotografico, che hanno voluto ricordarlo con una mostra fotografica che si è inaugurata il 12 febbraio e resterà aperta fino al 3 aprile Galleria del Castello Oldofredi di Iseo (BS), tutti i giorni dal martedì alla domenica, fatta eccezione per il mercoledì mattina.
Vittorio Fusari, la rivoluzione attraverso il cibo è il titolo azzeccatissimo della mostra perché rende l’idea della visione di Vittorio rispetto al cibo, “benessere per gli ospiti, rispetto per i produttori, etica del cibo” erano le sue parole d’ordine da cui non si è mai distaccato.
“Nel cibo abbiamo possibilità di scegliere e quello che acquisti e trasformi può contribuire a finanziare un mondo migliore. Questo è il filo conduttore che ci orienta negli acquisti di materia prima, unito a una forte attenzione alla salute e al benessere per i nostri clienti”, sono sempre sue parole, spiegate quando ancora il termine sostenibilità doveva essere coniato. Se non è rivoluzione!!!
La mostra ha un compito preciso, oltre a quello di ricordare Vittorio: raccontare di come un luogo di ristorazione e di convivialità possa incidere nella vita di una piccola realtà dove il piacere della convivialità diventa relazione di scambio collettiva. Questo è ciò che ha fatto Vittorio per Iseo, per la Franciacorta, con i suoi locali: Le Maschere, Il Volto, Dispensa Pani e Vini.
Il format della mostra è suddiviso in tre percorsi: quello della gioventù dello chef a Iseo, con le sue osterie storiche; alcuni pannelli della mostra FARECIBO 2012 a cura del fotografo Fabrizio Ferri; una rassegna di foto e articoli che raccontano la vita professionale di Vittorio e la conclusione a Pollenzo, nell’Università di Scienze Gastronomiche, dove a lui è stata dedicata un’aula.
Non perdetevi l’opportunità di aprire le vostre menti, andate a trovare Vittorio Fusari.