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Vittorio Fusari, la rivoluzione attraverso il cibo

15/02/2022

Vittorio Fusari, la rivoluzione attraverso il cibo

Sono ormai passati poco più di due anni da quando Vittorio Fusari ci ha lasciato. Pensavamo a una grande solitudine senza di lui, invece è talmente entrato nel cuore di tutti quelli che lo hanno conosciuto e frequentato che il suo pensiero, le sue parole, sempre importanti, sono dentro di noi, ci fanno pensare e sperare ogni giorno. Forse è questo che rende grande una persona. Non restare solo un ricordo ma uno stimolo a fare meglio, ogni cosa, ogni giorno.

Tornare a lui oggi è possibile, grazie all’impegno di Patrizia Ucci, sua amatissima moglie, di Slow Food, di Iseoimmagine, un gruppo fotografico, che hanno voluto ricordarlo con una mostra fotografica che si è inaugurata il 12 febbraio e resterà aperta fino al 3 aprile Galleria del Castello Oldofredi di Iseo (BS), tutti i giorni dal martedì alla domenica, fatta eccezione per il mercoledì mattina.

Vittorio Fusari, la rivoluzione attraverso il cibo è il titolo azzeccatissimo della mostra perché rende l’idea della visione di Vittorio rispetto al cibo, “benessere per gli ospiti, rispetto per i produttori, etica del cibo” erano le sue parole d’ordine da cui non si è mai distaccato.
“Nel cibo abbiamo possibilità di scegliere e quello che acquisti e trasformi può contribuire a finanziare un mondo migliore. Questo è il filo conduttore che ci orienta negli acquisti di materia  prima, unito a una forte attenzione alla salute e al benessere per i nostri clienti”, sono sempre sue parole, spiegate quando ancora il termine sostenibilità doveva essere coniato. Se non è rivoluzione!!!

La mostra ha un compito preciso, oltre a quello di ricordare Vittorio: raccontare di come un luogo di ristorazione e di convivialità possa incidere nella vita di una piccola realtà dove il piacere della convivialità diventa relazione di scambio collettiva. Questo è ciò che ha fatto Vittorio per Iseo, per la Franciacorta, con i suoi locali: Le Maschere, Il Volto, Dispensa Pani e Vini. 

Il format della mostra è suddiviso in tre percorsi: quello della gioventù dello chef a Iseo, con le sue osterie storiche; alcuni pannelli della mostra FARECIBO 2012 a cura del fotografo Fabrizio Ferri; una rassegna di foto e articoli che raccontano la vita professionale di Vittorio e la conclusione a Pollenzo, nell’Università di Scienze Gastronomiche, dove a lui è stata dedicata un’aula.

Non perdetevi l’opportunità di aprire le vostre menti, andate a trovare Vittorio Fusari.

a cura di

Luigi Franchi

La passione per la ristorazione è avvenuta facendo il fotografo nei primi anni ’90. Lì conobbe ed ebbe la stima di Gino Veronelli, Franco Colombani e Antonio Santini. Quella stima lo ha accompagnato nel percorso per diventare giornalista e direttore di sala&cucina, magazine di accoglienza e ristorazione.
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