“Questa è la nostra migliore risposta alle campagne di disinformazione che fanno mettere in dubbio la salubrità e sicurezza della pasta italiana. – spiega Riccardo Felicetti, presidente dei pastai italiani di AIDEPI – Vedere con i propri occhi la maestria dei pastai italiani, la lavorazione e il livello di sicurezza del processo produttivo rende giustizia a chi, ogni giorno, si preoccupa di selezionare i grani migliori per offrire ai consumatori di tutto il mondo la pasta italiana”.
Bastano alcuni dati per chiarire un quadro che, a causa dell’assurdità della campagna condotta da una sola delle associazioni agricole sulla pasta, sta generando inutile e dannoso allarmismo: Il 57% di crescita dei consumi nel mondo in vent’anni, da 9,1 a 14,3 milioni di tonnellate prodotte, e l’Italia che riesce a mantenere una posizione di leadership sia in termini di produzione, sia di consumo, pari a 3,2 milioni di tonnellate prodotte, 23,5 kg pro capite nel 2016.
In tutto questo il grano italiano è assorbito interamente dai pastifici, ma non basta. Non è sufficiente, non lo è da decenni, il grano prodotto in Italia per sfamare gli italiani in primis e la richiesta di pasta fatta in Italia, che arriva dai mercati globali.
Se poi, diciamola tutta, dovessimo guardare alla qualità del grano duro italiano, scopriremmo che solo il 10% della produzione corrisponde ai requisiti di eccellenza che richiedono i pastifici: infatti l’indice proteico del grano, in termini di qualità, si colloca intorno al 15%, mentre quello medio italiano si assesta intorno al 12,5%.
“Questo è uno dei motivi per cui, dopo aver assorbito tutto il grano prodotto in Italia, siamo costretti a guardare oltre i confini per soddisfare il fabbisogno di uno degli alimenti più democratici che esistano; e il grano acquistato all’estero, costa mediamente il doppio di quello prodotto in Italia” afferma Paolo Barilla, presidente di International Pasta Organisation, l’associazione internazionale che organizza il World Pasta Day.
Il 19° World Pasta Day avrà, come piatto simbolo internazionale, lo spaghetto al pomodoro: uno dei piatti più amati dagli italiani, infatti due su tre lo preferiscono a qualsiasi altro formato di pasta. Inoltre è anche il più cercato su Google, con 190 milioni di citazioni.