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World Restaurant Awards, premiati Massimo Bottura e Riccardo Camanini

21/02/2019

World Restaurant Awards, premiati Massimo Bottura e Riccardo Camanini
La prima edizione di World Restaurant Awards, ideata da Andrea Petrini e Joe Warwick, si è svolta a Parigi il 18 febbraio e si è subito connotato come la risposta a The World's 50 Best Restaurants, nonostante i due organizzatori abbiano fatto e detto, giustamente, che la loro non è una classifica.
Infatti è un premio, in alcuni casi anche ironico, che cerca di indagare le tendenze internazionali della ristorazione che, in tutto il mondo, ha ormai un pensiero comune: la sostenibilità umana e ambientale, come hanno dimostrato anche alcune delle 18 categorie in cui erano divisi gli awards.
Pensiero Etico era una di queste e l’assegnazione è andata ai refettori di Food for Soul, l’iniziativa creata da Massimo Bottura e Lara Gilmore (che ne è presidente). Un progetto, iniziato nel 2015 a Milano con il Refettorio di Greco, che coinvolge un numero crescente di città nel mondo  con l’obiettivo di sostenere persone in difficoltà e recuperare, adeguandoli ad una buona cucina, gli avanzi alimentari, evitandone lo spreco.
World Restaurant Awards, premiati Massimo Bottura e Riccardo Camanini



 Un altro italiano, Riccardo Camanini di Lido 84 a Gardone Riviera, ha vinto per la categoria Specialità della Casa con la sua Cacio e pepe cotta in vescica.

Un altro premio significativo è andato all’Evento dell’Anno, assegnato al Refuge Food Festival, dove gli chef residenti dividono le loro cucine con chef rifugiati.
Poi è stata la volta dei premi ironici come quello assegnato ad un divertito Alain Ducasse per il Miglior cuoco senza tatuaggi, o quello Miglior cucina senza pinzette, vinto dal ristorante Bo.Lan di Bangkok.
Un evento che ha segnato, tra ragionamenti seri e divertimento, un modo diverso, inusuale, come molte delle cose pensate e realizzate da Andrea Petrini, Gelinaz in primis, di raccontare la ristorazione internazionale.

Luigi Franchi
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