Riceviamo, sottoscriviamo e pubblichiamo questo appello firmato da alcune, tra le principali, associazioni di ristorazione.
Associazione Cibodimezzo
(Brescia)
APCI – Associazione Professionale
Cuochi Italiani (Nazionale)
Ri.Un Ristoratori Uniti (Monza e Brianza)
Con il supporto di AMPI – Accademia
Maestri Pasticceri Italiani, Associazione Le Soste, Club Richemont, JRE Italia
– Jeunes Restaurateurs d’Italia, Associazione Pizzaiuoli Napoletani
vista l’attuale situazione economica
conseguente alle misure per COVID-19, si adoperano affinché si operi nella
giusta direzione con azioni concrete per salvare un settore che si
ritiene possa essere protagonista primario della ripresa economica.
Pertanto, invitano tutti gli
operatori del settore, i produttori, i clienti dei ristoranti, i turisti che
spesso hanno potuto godere dell’accoglienza dei loro locali e dei loro professionisti
a
firmare
e condividere la presente petizione per
CHIEDERE
AL GOVERNO ITALIANO di intervenire attraverso le seguenti azioni
immediate e quelle che successivamente si renderanno necessarie per la
ripresa del mercato.
- RICHIESTA AZIONI IMMEDIATE:
- Unione, condivisione e
proattività;
- Sostegno integrale da parte dello Stato
e della Comunità Europea, per tutto il tessuto delle PMI (codice 56) e
artigiani food&beverage, attraverso le seguenti azioni concrete:
- Blocco integrale di tassazione,
oneri e contribuzioni previdenziali e assistenziali (sino all’accettabile
ripresa del mercato e comunque non prima del 30 dicembre 2020);
- Ricorso al credito agevolato da
parte degli istituti finanziari (con interessi fissi e non superiori al 2%),
considerando la solidità dell’impresa in base alla produttività effettuata nel
2018 e 2019, nonché accesso al Microcredito con specifiche agevolazioni per il
settore alimentare e della ristorazione;
- Riconoscimento dello stato di
pandemia nazionale e quindi di calamità, per fruire dei risarcimenti previsti
dalle attuali polizze assicurative;
- Garantire il punto di
pareggio alle aziende o sospendere immediatamente qualsiasi effetto prodotto da
obbligazioni assunte contrattualmente, siano esse di natura pubblica o privata.
- RICHIESTA AZIONI PER LA RIPRESA DEL MERCATO (da attuare a partire dalla
sospensione delle attuali misure di contenimento):
- Riduzione del 35 % della
contribuzione previdenziale sul lavoro subordinato, prevedendo crediti di
imposta da utilizzare per nuove assunzioni e/o per l’impiego di lavoratori
svantaggiati;
- Detassazione e decontribuzione degli
straordinari e dei benefits;
- Inserimento di parametri
qualitativi in sostituzione di quelli quantitativi nella contrattazione
centrale e periferica;
- Attuazione di una significativa semplificazione
dei rapporti tra il comparto alimentare e la P.A. (ed Enti Locali) per quanto
riguarda l’applicazione delle disposizioni in tema di HACCP, DVR, SIAE, GDPR,
privilegiando l’utilizzo di procedure informatiche e telematiche per ogni tipo
di autorizzazione e procedura;
- Coinvolgimento attivo
delle realtà imprenditoriali locali nelle scelte strategiche per la riqualificazione o espansione urbanistica e nell’erogazione di sovvenzioni pubbliche;
- Attivazione di specifici
sportelli pubblici (anche mediante servizi on line) per consulenza alle
PMI in relazione agli aspetti concreti e operativi di applicazione delle norme
che impattano sul settore.
- Predisposizione di
protocolli per la comune interpretazione delle disposizioni, così da evitare applicazioni
non uniformi sul territorio nazionale.
- Coinvolgimento degli organi
ispettivi per attività di supporto e non solo di controllo;
- Istituzione di un unico sito
nazionale per la pubblicazione di bandi e concessioni di beni dello Stato,
degli Enti locali e del demanio, con una sezione dedicata al comparto;
- Valorizzazione del Made in Italy e
apertura di un tavolo di lavoro con i distributori e fornitori del comparto
ristorazione, in modo da individuare insieme le migliori strategie per superare
le difficoltà economiche.
Firma qui la petizione http://chng.it/Fkx5J2HmGx