I nuovi dati annunciati dalla FAO, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’
Indice dei prezzi alimentari, lanciano un segnale positivo. Il mese di agosto non ha fatto registrare variazioni rispetto al mese di luglio, durante il quale vi era stato un aumento del 6%, dopo tre mesi di ribassi.
Sebbene ancora alto, l'Indice FAO adesso si attesta a 25 punti al di sotto del picco di 238 punti raggiunto nel febbraio del 2011 e 18 punti in meno rispetto al livello dell'agosto 2011.
Per quanto riguarda l'Indice dei prezzi FAO degli oli e dei grassi non sono state registrate variazioni rispetto a luglio. I prezzi della carne, invece, sono saliti del 2,2% rispetto al mese precedente; in aumento anche i prodotti latto-caseari che hanno registrato un +1,6%.
Al contrario i prezzi dello zucchero hanno fatto registrare un calo dell'8,5% rispetto a luglio 2012 e del 25% rispetto all'agosto 2011.
I cereali in agosto hanno registrato la stessa media del mese di luglio, con qualche aumento per il grano e il riso, che compensa l’indebolimento del mais.
Irrigidimento del rapporto domanda-offerta
Le ultime proiezioni confermano un irrigidimento per i cereali del rapporto domanda-offerta nella stagione di commercializzazione 2012/13 e la produzione cerealicola potrebbe non essere sufficiente a coprire del tutto l'utilizzo previsto per il 2012/13.
Secondo le ultime previsioni della FAO la produzione mondiale di cereali nel 2012 segnerà un calo del 2,2 rispetto al record raggiunto nel 2011, mentre l'utilizzo globale di cereali per il 2012/13 è stimato intorno ai 2.317 milioni di tonnellate, leggermente inferiore rispetto alla stagione precedente.
Per quanto riguarda i
cereali secondari - mais, orzo, sorgo, miglio, segala e avena – la produzione è prevista intorno ai 1.148 milioni di tonnellate, ovvero un calo dell'1,5% rispetto al 2011. Anche per la produzione mondiale di
grano si prevede una diminuzione rispetto al mese di luglio.