È stata presentata ieri a Host, presso l’area eventi Sweet World, la terza edizione della guida “Meglio Prenotare” firmata Edizioni Catering. Tra novità, aneddoti, testimonianze dei protagonisti, Roberto Martinelli, direttore della casa editrice, Luigi Franchi, caporedattore delle nostre riviste e la giornalista e psicologa Alessandra Locatelli hanno condotto i presenti in un viaggio attraverso le storie degli oltre 200 ristoranti raccontate tra le pagine della guida, da quest’anno in formato digitale grazie alla società di comunicazione Exprimo, rappresentata dal presidente Roberto Valentini e dal responsabile tecnico Marco Poli.
Era il 2011 quando, guarda caso sempre a Host, questo “libro di cronaca gastronomica” vide la luce: da allora ai molti esercizi riconfermati in guida se ne sono aggiunti altri, fino a superare 250 indirizzi della bella e buona Italia in tavola.
Come ha spiegato Roberto Martinelli “Meglio Prenotare è una guida diversa, che non intende dare punteggi o giudizi o fare critica, ma continua a prefiggersi di sostenere i passaparola, di dare spazio a chi vive questi locali ogni giorno in prima persona, di raccontare, attraverso l’esperienza, i segreti e i vissuti dei protagonisti, i motivi del loro successo”. E il titolo non è un caso: prenotare dovrebbe essere un’accortezza se non un obbligo da perseguire ogni qual volta ci si reca in un ristorante, di qualunque livello, perché consente da parte del ristoratore di garantire una migliore gestione degli acquisti, della cucina e quindi del servizio, e da parte del cliente di evitare la spiacevole situazione di non trovare un tavolo nonché di essere accolto e accompagnato con riguardo e senza fretta.
“Dal ristorante stellato alla piccola trattoria a conduzione familiare, fino ai nuovi format dell’accoglienza, la guida raccoglie esempi di una ristorazione virtuosa che desideriamo sostenere, – ha sottolineato Luigi Franchi – dove l’etica e la responsabilità muovono quotidianamente il lavoro”.
Cosa accomuna dunque realtà così diverse? “Il dato più oggettivo è la frequentazione superiore alla media, – ha risposto Alessandra Locatelli, in rappresentanza degli autori della guida – elemento necessariamente da analizzare in questo periodo storico ed economico. Dal tristellato alla piccola bottiglieria, emerge il rapporto tra ristoratore, produttore e distributore, rapporto che arriva al cliente finale attraverso il racconto di cosa sta mangiando: c’è desiderio di sapere a tutti i livelli e soddisfarlo significa che il personale di sala è stato formato adeguatamente, che prima ancora lo chef possiede una cultura dei sapori e dei prodotti a cui ha contribuito anche il fornitore stesso, il quale a sua volta sa che il circolo virtuoso di tutta la filiera, da chi produce a chi consuma, non si esaurisce con il pagamento del conto, ma con il desiderio da parte dell’ospite di ritornare per assaggiare altro, e per rivivere un’esperienza altrettanto - se non di più – piacevole”. Ecco gli onori della sala, a cui spetta il compito più arduo: fidelizzare, agganciare il cliente, intercettandone desideri ed esigenze calibrando la giusta misura.
Novità di quest’anno è, appunto, la versione digitale della guida: “In versione gratuita 1.0 per iPad, iPhone e dispositivi Android si leggerà su tablet e su smartphone, sarà pratica e snella da consultare e completa di ogni informazione pratica. – ha illustrato Roberto Valentini - Ogni ristorante, oltre al racconto dei giornalisti, sarà corredato da fotografie anche in formato slideshow e da una o più ricette simbolo di quel ristorante, oltre ai dettagli utili come indirizzo, numero telefonico e sito web, giorni di chiusura e costo medio. Pensare al formato digitale oggi significa adeguarsi ai tempi, alle esigenze di accedere alle informazioni che cerchiamo senza impedimenti, e al ritrovarle nel modo più esaustivo nel minor tempo possibile”. “La App Meglio Prenotare 2014 sarà disponibile a ore o al massimo a giorni – ha rassicurato Marco Poli – in quanto sotto la gestione logistica di Google; entro fine anno ai 200 locali raccontati si aggiungeranno almeno altri 60 indirizzi e con il 2014 si supererà la soglia dei 350”.
Ad ogni edizione i locali che restano in guida vengono ricontattati o rivisitati per essere aggiornati completamente, in modo che le schede siano di volta in volta riscritte: “Facciamo in modo che il genius loci del locale esca dalle parole dei ristoratori. È come se dicessimo «sappiamo, perché il riscontro della clientela lo conferma, che lavorate bene. Ci spiegate come fate?”» e diamo spazio alla loro voce, al loro punto di vista. – ha aggiunto Alessandra Locatelli – Ecco perché la guida si presenta come vademecum per i viaggiatori golosi che desiderano provare cucine e situazioni diverse ma di qualità, sia come strumento utile di consultazione e di confronto tra gli stessi ristoratori che possono confrontarsi con realtà di successo diverse e trarne spunto per la propria attività”.
"Non cerchiamo la competizione con altre guide che indicizzano migliaia di locali; da tre anni ci siamo imposti una piacevole sfida, quella di dimostare che chi fa bene ancora c'è, ancora lavora e vuole lavorare, ancora è capace di stare sul mercato" - ha concluso Roberto Martinelli.
Tra i ristoratori presenti, Giorgio Moroncelli del “Circolo della Paniscia” di Novara ha voluto raccontare la propria esperienza, svelando i segreti per la perfetta cottura della ricetta: “Il piatto era entrato in fase di abbandono, ma ciò avrebbe significato dimenticare tradizioni locali che hanno connotato la vita dei nostri nonni, delle nostre famiglie. Allora mi son messo a girare per cascine e a raccogliere la memorie di questo e di altri piatti del territorio che nessuno replica più a casa, e che invece io, e dopo di me altri ristoranti del posto, ho voluto riproporre”. In sintesi: un successo. Perché è stato capito un bisogno latente, e si è stati capaci da offrire risposte convincenti e di alta qualità.
Al termine della presentazione i presenti hanno voluto ringraziare lo chef Stefano Marinuci, ideatore del padiglione che ha ospitato l'evento, con una cornice a ricordo dell'impegno e della costanza in un settore sempre più carico di insidie ma ricco di soddisfazioni.
Concludiamo con l'invito di Luigi Franchi al brindisi finale: “ogni suggerimento o segnalazione è ben accetto”. A buon intenditor...