È la
Francia il Paese in cui si mangia meglio. E le stelle Michelin e i piatti gourmet non c’entrano: il primato è stabilito dai parametri di sostenibilità, lotta allo spreco e alimentazione sana.
Tra i 25 Paesi analizzati, rappresentanti oltre i due terzi della popolazione mondiale e l’87 per cento del Pil globale, la
Francia guadagna il primo posto soprattutto per le sue innovative politiche contro lo spreco e per l’approccio equilibrato all’alimentazione.
Giappone e Canada si collocano al secondo e terzo posto grazie alle loro politiche in tema di
agricoltura sostenibile e nella diffusione di regimi alimentari corretti ed equilibrati.
A stilare la classifica è stato il
Food Sustainability Index (Fsi), voluto dalla
Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition (Bcfn) e realizzato da
The Economist Intelligence Unit (Eiu), il centro di ricerca del Gruppo The Economist.
I risultati di questo indice sono stati illustrati nell’ambito della settima edizione del Forum internazionale su alimentazione e nutrizione, promosso e organizzato da Fondazione Barilla, che si è tenuto a Milano all’Università Bocconi, dal titolo ‘Mangiare meglio. Mangiare meno. Mangiare tutti’.
Nella classifica l
‘Italia è al sesto posto: è tra i primi dieci Paesi per
agricoltura sostenibile, con ottime performance per la diversificazione nel settore agricolo e la gestione dei consumi idrici, ed è il Paese europeo che segna la migliore performance per
emissioni di gas serra in agricoltura. Inoltre è indicata tra i Paesi che stanno facendo di più per contrastare lo
spreco di cibo, come dimostra anche la legge promulgata lo scorso agosto. Ma il tasso di obesità, soprattutto infantile, è troppo alto.
http://foodsustainability.eiu.com/rankings/top-nutrition/