Un nuovo anno scolastico è alle porte e, più che mai, tutti i soggetti coinvolti a qualche titolo sono chiamati a fare la propria parte.
C'è chi per le proprie dimensioni elefantiache porta con sé una cronica lentezza nelle decisioni o poco s'azzarda a prendere posizioni decise e chi, nel proprio piccolo, è abituato a muoversi con snellezza, senza zavorre ai piedi...
Chi, meglio dei professori può avere una presa diretta sulla formazione e quindi sul futuro professionale dei ragazzi?
"Cari prof. è a voi che ci rivolgiamo perché in quelle aule o laboratori vi facciate artefici del cambiamento che urge e non può limitarsi ad attendere interventi dall'alto di un ministero, di una rete rappresentativa del vostro comparto, di associazioni di categoria che stanno cercando di mobilitarsi. Battete i tempi, arrivate voi prima di tutti con la freschezza di un approccio nuovo alla materia, non più schiavo di una didattica obsoleta guardando ai corsi di aggiornamento come opportunità.
Selezionate voi per primi e proponete ai vostri dirigenti figure professionali che stimate da portare come un regalo ai vostri ragazzi, preoccupati solo che imparino di più, in integrazione al vostro insegnamento.
Stupiteli, i vostri dirigenti, chiedete voi a loro (e non il contrario) di aprire le porte della scuola per portare dentro la vita là fuori. Siate propositivi, per creare nuove collaborazioni fra scuola e mondo del lavoro che si rivelino fruttuose.
Spiegatelo anche voi ai ragazzi com’è nella realtà il mondo della ristorazione, dimostrando di conoscerlo profondamente.
Insegnategli ad amarlo questo mestiere e insegnategli pure che avere ambizioni è sano e può essere una molla che li porterà a realizzarsi, dentro una trattoria o un ristorante di livello, a seconda di quella che si rivelerà la loro vocazione.
Siate il loro faro, dispensatori di consigli anche dopo, quando nel corso della vita dovranno prendere decisioni importanti, cruciali per la professione... siate coloro con cui i vostri ex allievi vorranno condividere risultati, gioie e anche qualche delusione. Dategli la consolazione di non restare soli nei momenti di dubbio che necessariamente arriveranno.
Siate quelli che verranno nominati, citati per nome e cognome, quando ormai professionisti si troveranno a riconoscere chi ha inciso sulla loro crescita, sulle loro decisioni, sull’amore che hanno maturato per il lavoro. Emulatevi in questo a vicenda, cari prof, che è l'unico caso in cui copiare non è peccato.
Noi lo sappiamo che fra voi c'è già chi da tempo è su questa linea. Gli insegnanti appassionati, travolgenti, ci sono da sempre e da sempre, più di tutti - percependo i tempi che cambiano - sanno trovare i modi giusti per trasmettere il mestiere con quell’autorevolezza capace di rimanere impressa nella memoria.
Non ci resta altro che sperare in una grande contaminazione fra voi che porti una rivoluzione dal basso, fra i muri di quelle aule e in senso più ampio di quelle scuole, dove da sempre sono partite le migliori soluzioni.
Noi vi seguiremo per un altro anno intero, statene certi, e non mancheremo di metterci del nostro, se non altro per contribuire a darvi voce, a dare voce al meglio di voi, e soprattutto a farvi entrare in contatto perché nella condivisione possiate molte cose!