Le carni alla brace sono la specialità del posto, il piatto forte: costate, T-bone, tagliate, e poi deliziosi filetti in salsa di Amarone, tartare, tutte carni di macelleria locale che accanto ai salumi tipici della Valpolicella come la soppressa, la pancetta, il lardo o la coppa affinata costituiscono l’attrattiva della cucina; non mancano i formaggi nostrani dei monti Lessini e i primi piatti che esaltano la cucina tipica del territorio. Irrinunciabili, per esempio, le fettuccine all’uovo col ragù di coniglio o impreziosite dal tartufo nero.
La linea gastronomica è orientata alla tradizione locale, sapientemente modulata ai canoni moderni per una cucina sincera e appagante quanto elegante e contemporanea, indirizzata a una clientela dinamica, di buon appetito, giovane e giovanile, per il 70% al di sotto dei sessant’anni. Un luogo per le famiglie, coi suoi spazi all’aperto e l’accoglienza cordiale, ai giovani perché vivace e con menù robusti e goderecci.
Fiore all’occhiello, la pizzeria, che l’esperienza ha saputo calibrare perfettamente allo stile culinario: impasto tradizionale con farina 00, lunga lievitazione, che Cinzia definisce: “Lo stesso impasto di quarant’anni fa e mai cambiato perché, perfetto per le nostre esigenze, si è rivelato prediletto dal pubblico, una costante irrinunciabile e di successo, un simbolo di costanza. Abbiamo costruito, negli anni, una carta composta di una quarantina di pizze e più, evoluta secondo la stagionalità che applichiamo da sempre in cucina e si rivela anche nelle scelte dei topping per la pizza: in estate, mozzarella di bufala, pomodorini e basilico, in inverno speck dell’Alto Adige, funghi e tartufo. Il tartufo nero è spesso presente nei nostri piatti e utilizziamo la linea di Urbani Tartufi in ogni stagione: lo scorzone nero, d’estate, a lamelle sulle pizze e sulle fettuccine; in inverno, grattugiato o ricettato. Aggiunge un tocco d’identità ai piatti come, per esempio, a scaglie sulla tagliata col radicchio o sui tortelloni, una vera specialità”.