Un seme piantato in famiglia
La storia di Paul è tracciata da un’iperbole crescente, che inizia ai tempi della scuola alberghiera e dei primi impieghi, da giovanissimo, come lavapiatti e aiuto cuoco.
Anzi, volendo essere precisi, bisognerebbe fare un ulteriore passo indietro e spulciare nei cassetti di famiglia per trovare il vero seme di questa storia, messo a dimora negli anni ’60 in una casa italo-americana a Milwaukee.
Era in quei tempi che i Bartolotta si recavano nei mercati italiani locali per acquistare salumi, formaggi, pesce e altre eccellenze italiane. Nelle mura domestiche replicavano accuratamente le ricette inondando la casa, e la strada, di profumi invitantissimi. Ci racconta Paul: “In famiglia, in particolare attraverso la figura di nostro padre Salvatore, si è sempre tenuto alla cultura di origine, al concetto di ospitalità, al cibo e all’educazione. A volte non è stato semplice gestire questa dicotomia culturale”.
Ci sarebbero tanti aneddoti da raccontare sulla sua infanzia, contraddistinta da sapori e consistenze diverse da quelle a cui erano abituati i conterranei americani. Piatti deliziosi sfilavano ogni giorno sul grande tavolo in legno attorno a cui si radunava la famiglia; oggi quel tavolo sosta all'ingresso dell’azienda Bartolotta’s Restaurants a fianco a decine di uffici che contengono campioni per le mise en place, tovagliati, menu, grafiche di eventi, grafici di andamento e deadline. Una realtà completa e complessa, che si presta a festeggiare il trentesimo compleanno.
“Il primo ristorante l’ho aperto con mio fratello Joe, purtroppo mancato nel 2019. Mio fratello è stato essenziale per la nascita dell’azienda, ma soprattutto lo era per noi. Assieme abbiamo aperto il primo Bartolotta, un vero e proprio ristorante italiano, tappezzato da foto di famiglia. Proponiamo menù regionali, studiati, ricercati, realizzati con la maggior parte delle materie prime provenienti dall’Italia. Il nostro obiettivo è essere fedeli al gusto d’origine”.