Grazie a un’iniziativa dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), a breve potremo contare su un’innovativa banca dati per i consumi alimentari, suddivisa per i diversi paesi e diretta a migliorare la prevenzione sui rischi derivanti da cibi non controllati.
Il percorso di ricerca è stato avviato nel 2008, con una puntuale analisi promossa da 22 Stati membri dell’Unione, per mezzo di 32 diverse indagini sulle abitudini alimentari dei loro cittadini, utilizzando metodologie diverse e quindi non immediatamente comparabili.
Nella banca dati, le analisi sono state suddivise per età degli intervistati, gruppo di alimenti (quasi 160) e tipo di consumo (da normale a elevato).
Al fine di ottenere una rapida selezione tra esposizione cronica ed esposizione acuta a sostanze presenti nella catena alimentare, l’Efsa sta tuttora collaborando con i vari Stati per ottenere dati e analisi univoci, secondo l’iniziativa denominata "Cosa mettono in tavola gli europei?" (EU Menu), oltre a diversi studi pilota compresi nel progetto e che saranno completati entro il 2012.
Nella varietà di progetti, anche uno avviato nel 2008 con il titolo "Individual food consumption data and exposure assessment studies for children" (Dati sul consumo alimentare individuale e studi di valutazione dell'esposizione nei bambini) diretto ad approfondire l'esposizione e il consumo alimentare nelle fasce d’età più deboli.
Per saperne di più:
www.efsa.europa.eu/it