Il pomodoro è una pianta originaria dell’America centromeridionale, importata in Europa solo nel XVII secolo e inizialmente solo in Spagna con funzioni ornamentali e decorative; secondo i botanici del tempo, il pomodoro era addirittura da considerarsi velenoso e quindi non commestibile. Così dobbiamo aspettare quasi un secolo per vedere il suo ingresso in cucina, occasionalmente e sporadicamente: parrebbe che il primo seme di pomodoro sia giunto in Italia intorno al 1770, come dono del Regno del Perù al Regno di Napoli e che sarebbe stato piantato nella zona che corrisponde al comune di San Marzano. Da quel momento in avanti si inizia a trovarne traccia nei ricettari più noti e oggi il pomodoro è l’ortaggio più coltivato e consumato in Italia.
Le ragioni del successo sono da leggersi nella versatilità di impiego di questo ortaggio, che si abbina a quasi tutti gli altri vegetali ma anche alla carne, al pesce, alle uova, alla pasta e ai cereali, nonché ai numerosi condimenti della cucina mediterranea. Il basso valore calorico, l’elevata concentrazione di acqua e le vitamine A e C che possiede lo rendono inoltre un alimento amico della salute.
Ed è a questo ortaggio che saranno dedicati
tre giorni di assaggi con pizzaioli e chef stellati a Sant’Antonio Abate (Napoli), presso la Fattoria didattica Villa Palmentiello: protagoniste le varietà campane del pomodoro, Piennolo del Vesuvio, San Marzano, Corbarino e Datterino, presentate dai contadini locali con la collaborazione della condotta Slow Food dei Monti Lattari e lo staff di Gusto Mediterraneo. "Un evento dedicato al nostro territorio di origine. - spiega
Ciro Polese, titolare di Villa Palmentiello - I Monti Lattari e i comuni pedemontani hanno lunga tradizione in termini di coltivazione e trasformazione del pomodoro, e noi che dei prodotti genuini della terra abbiamo fatto la punta di diamante dell'azienda abbiamo deciso di aprire le porte a un evento pubblico in cui contadini e produttori dei pomodori campani sono i veri, grandi, protagonisti".
Si comincia dunque il 6 agosto alle 17, con la possibilità di passeggiare tra ettari di giardino in terrazza sui Monti Lattari, al confine tra Gragnano e Sant'Antonio Abate e la degustazione di pasta fresca con pomodorini dei Monti Lattari, polpette con sugo di pomodoro San Marzano, pizza con pomodoro corbarino. Lungo il percorso si troveranno i contadini a lavorare il pomodorino del Piennolo, il presidio Slow Food Miracolo di San Gennaro, un info point di Slow Food per informare i consumatori sulle cultivar della Campania e non mancheranno i pizzaioli che faranno assaggiare le pizze gourmet con i prodotti del paniere della
Gma Import Specialità di Pompei, con
Farina Petra e con i pomodori di
L'Orto di Lucullo. Il costo del percorso di degustazione comprese le bevande è di 10,00 euro. Il giorno 8 grande cena di chiusura con i piatti prelibati a base di pomodoro cucinati dallo
chef Giuseppe Aversa del ristorante stellato
Il Buco di Sorrento.
Alessandra Locatelli