Dal 2008 Filippo ha iniziato una piccola e progressiva rivoluzione interna - con il prezioso supporto dei figli Isabella e Cristiano - cambiando l’arredo in sala e introducendo pizze e prodotti nuovi. Facile? Per niente. Ci è dovuto andare cauto.
La clientela qui c’ha spesso per la testa la tradizione, l’economicità, e il bacino di utenza, essendo un paesino di campagna, è molto ristretto. O hai la possibilità di fare un grosso investimento per stravolgere tutto, oppure sei costretto ad abbandonare il progetto.
Ma c’è anche una terza via: andarci piano, aggiungere una conoscenza, un’erba, un’ora di lievitazione, una nuova farina, ogni giorno qualcosa. Filippo ha scelto quest’ultima strada.