Offrire un percorso di riqualificazione nel settore pastario e, più in generale, del food, è il principio che sta alla base dell’importante iniziativa lanciata da
Pastificio Granoro nei giorni scorsi.
Ripartiamo dalla Pasta, questo il nome del progetto, che vede coinvolte
dieci detenute nel carcere di Trani, con l’obiettivo di fornire loro un’adeguata formazione (con lezioni teoriche e pratiche) sul processo di lavorazione industriale della pasta secca di semola di grano duro nell’ottica finale di far comprendere le caratteristiche intrinseche del prodotto, per una migliore rielaborazione dello stesso nel momento della sua preparazione. Il fine ultimo sarà, quindi, quello di permettere alle detenute di meglio comprendere le componenti di un alimento tradizionale come la pasta e parallelamente rielaborarlo in cucina in maniera più articolata avendo alla base delle conoscenze più tecniche e scientifiche.
Il corso è stato presentato nei giorni scorsi da
Marina Mastromauromo, amministratore delegato del
Pastificio Granoro, e da Salvatore Turturo, amministratore di Factory del Gusto.
Sarà tenuto da due tecnologi alimentari del Pastificio Granoro che monitoreranno e valuteranno l’andamento delle attività e da alcuni chef della Factory del Gusto, una scuola di cucina barese partner del progetto, che prepareranno per ogni singolo evento un piatto seguendo una ricetta indicata.
Creare formazione specializzata in campo alimentare, migliorare l’autostima e l’immagine di sé, individuale e di gruppo, costruire una conoscenza accademica più approfondita intorno al tema dell’alimentazione, sviluppare la possibilità di un’attività lavorativa sulla base delle proprie caratteristiche e delle proprie potenzialità produttive e dare la possibilità a tutte le corsiste di valutare i possibili sbocchi lavorativi quali quelli codificati all’interno di contesti strutturati (ristoranti, cooperative) e/o quelli autonomi (impresa individuale) sono le principali tematiche che hanno spinto il
Pastificio Granoro e la Factory del Gusto a proporre un percorso di grande utilità sociale.
Le corsiste acquisiranno nozioni di base e seguiranno un programma articolato di parti teoriche e parti pratiche al fine di fornire conoscenze che potrebbero rivelarsi utili sul mercato del lavoro. Il corso consentirà loro, una volta fuori dal carcere, di poter preparare secondo la tradizione artigianale ed in particolare secondo la tradizione pugliese, per poter in futuro lavorare in completa autonomia e/o in gruppo ed all’interno di organizzazioni semplici e/o complesse.