I volumi complessivamente venduti sono in aumento del 2,3% rispetto all’anno precedente. Il latte
UHT, che rappresenta il 45% del totale, è in aumento del 2,0% rispetto all’anno precedente mentre il latte pastorizzato, che rappresenta il 34% dei volumi complessivamente venduti risulta in calo del 2,0%. I volumi delle bevande a base frutta risultano in crescita del 7,8% rispetto all’anno precedente.
Il fatturato netto si attesta a 239,6 milioni di euro (237,3 nel primo trimestre del 2010), mentre il
margine operativo lordo, nonostante le buone performance di vendita, risulta in diminuzione di 7,0 milioni di euro principalmente a seguito di maggiori costi della materia prima latte (cui hanno fatto riscontro aumenti dei prezzi di listino ancora in corso di recepimento da parte del trade) nonché a seguito dei danni causati dall’incendio dello scorso agosto presso l’impianto di Centrale del Latte di Roma (al netto dei parziali rimborsi assicurativi). A tale proposito si segnala che è in corso una negoziazione con la compagnia assicurativa che ha l’obiettivo di recuperare i danni subiti. Nel secondo trimestre del 2011 la Centrale del Latte di Roma ha ripreso la normale produzione e si prevede che l’andamento economico sia in linea con le previsioni per l’esercizio in corso.
L’Italia rimane anche una delle aree dove Parmalat investe maggiormente in tecnologia: nei primi tre mesi 2011 ha investito 5 milioni di euro per miglioramento efficienza ed incremento capacità delle linee produttive presso gli stabilimenti di Collecchio e Zevio, ripristino assets post incendio a Roma, rinnovo della rete distributiva, miglioramento della qualità e della sicurezza alimentare dei processi produttivi e della sicurezza operativa.
Complessivamente ammonta a 19,8 milioni di euro l’investimento trimestrale in tecnologia, in aumento del 62,3% rispetto al primo trimestre 2010.