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Malvasia, un diario mediterraneo

01/05/2023

Malvasia, un diario mediterraneo

Osservandone la bella copertina viene alla mente il Breviario mediterraneo di Predrag Marvejeviç, uno dei libri più belli che si possano leggere nel corso della vita.

E in effetti Paolo Tegoni, l’autore di Malvasia, un diario mediterraneo mi ha confessato che quella lettura è stata una fonte di ispirazione molto importante.
Ha viaggiato molto l’autore, partendo dalla Grecia e tornando al punto di partenza, in quella Monemvasia da dove questo vitigno trae l’origine più nota ma non l’unica.
le foto a corredo del libro sono di Francesco Zoppi e sono bellissime, anche loro un racconto nei racconti di questo volume indagatore.

Un vitigno, la Malvasia, che in Italia è arrivato grazie alle navi veneziane, quelle stesse che hanno favorito i più grandi commerci e la grandezza della città lagunare. E Venezia ricorda la Malvasia nei nomi ricorrenti delle sue calli, dei campielli, dei ponti.

Poi si è sparsa, nelle sue diverse interpretazioni, in diverse regioni italiane, l’Emilia, la Toscana, la Sicilia, la Sardegna di cui Paolo Tegoni traccia la storia dei territori e delle persone che si dedicano alla sua coltivazione fino al bicchiere che, come disse un poeta, rappresenta l’universo intero.

L’autore non si accontenta però della storia, degli assaggi; nei risvolti del libro, su un magnifico fondo blu mediterraneo, riporta lo spartito e il testo di una canzone che Jacques Offenbach dedica alla Malvasia.

 

Malvasia, un diario mediterraneo

Paolo Tegoni

Terrae editore

Pagg. 240

Euro 30
www.terrae.info 

a cura di

Luigi Franchi

La passione per la ristorazione è avvenuta facendo il fotografo nei primi anni ’90. Lì conobbe ed ebbe la stima di Gino Veronelli, Franco Colombani e Antonio Santini. Quella stima lo ha accompagnato nel percorso per diventare giornalista e direttore di sala&cucina, magazine di accoglienza e ristorazione.
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