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Ristoranti a tema: la forza attrattiva delle patatine fritte

30/08/2023

Le patatine fritte sono un grande piacere gustativo universale. Piacciono a tutti, anche a coloro che apparentemente le disdegnano.  Quando mi reco in un qualsiasi ristorante, che sia una semplice trattoria o un locale gourmet, le ordino sempre, subito, in apertura: le chiamo patatine di intrattenimento. Tutti mi guardano stupiti, quasi fosse una richiesta bizzarra. I commensali con i quali condivido il pasto, e che in un primo tempo dicono di no, alla fine di patatine ne prendono tante, attingendo voracemente dal mio piatto, quasi in una sorta di gara a chi ne consuma di più.

È segno che la patatina fritta piace, attrae, anche se per molti versi la si snobba, come fosse qualcosa da destinare ai soli ragazzini. Mi è pure capitato di ricevere un secco no da parte di alcuni ristoratori più raffinati, quasi fosse lesa maestà richiederle: “Noi non ne facciamo. Le può richiedere cotte in tutti i modi, tranne che fritte”. Sbagliano, perché andrebbero proposte con maggiore convinzione le patatine fritte, prestando la massima attenzione visto che piacciono. Per me sono come cartina al tornasole: giudico il ristorante da come mi vengono presentate - e purtroppo debbo ammettere che sono in pochi a rendere un simile portata non dico emozionante, ma quanto meno accettabile, comunque qualcosa di superiore a un giudizio appena sufficiente. Occorre capacità nella scelta delle patate.

Ci vuole l’olio giusto e tanta tecnica, invece sembra che si preparino con troppa svogliatezza e noncuranza. Andare al di là delle patate già pronte per essere immerse nel liquido bollente è un buon punto di partenza – senza nulla togliere alle confezioni di patate pre-fritte, che hanno una loro logica e destinazione. Ciò che manca è soprattutto l’attenzione e la cura nel concepire le patatine fritte come qualcosa di unico e speciale. A Londra, addirittura, nel 2016 venne aperto un ristorante a tema: Hipchips. L’esperienza, di per sé unica, ha avuto larghi consensi da parte del pubblico degli avventori, ma non è stato un successo duraturo, vista la chiusura dopo soli tre anni di attività – non ne conosco le ragioni; chissà, forse perché il format presentava lacune e limiti e non ha saputo spaziare e andare oltre, inventando elementi paralleli a supporto delle patatine fritte (anche perché si può essere sì monotematici, ma non certo monomaniaci).

Per un ristorante tematico che funzioni ci vuole organizzazione, ma pure un format ben strutturato, in grado di integrare altre opzioni similari. Non di solo patatine fritte vive l’uomo. Anche perché abusare fa oltretutto male alla salute. Tutto ciò l’ho pensato il 13 luglio, il giorno in cui ricorre la “Giornata mondiale delle patatine fritte”. E, a proposito di patate, sono davvero tante le varietà coltivate in ogni angolo del mondo, oltre poi alle tipologie a disposizione (a polpa tenera, soda, compatta, farinosa) e agli stessi oli da utilizzare quale liquido di frittura. Ci si può pertanto sbizzarrire, nel concepire un format dedicato. Si pensi soltanto ai tanti oli disponibili, senza nemmeno trascurare gli extra vergini (perché no?): ve ne sono in commercio davvero tanti e tali tra cui scegliere, alcuni dei quali frutto anche di studi specifici, scaturiti dalla accurata combinazione di diverse tipologie di oli.

Occorre dunque partire da qui, per proporre una linea alternativa, diversa e insolita rispetto ai fast food. Qualcosa di inusuale rispetto a un luogo in cui le patatine fritte surgelate rappresentano una tra le voci di maggior profitto, perfino più degli stessi hamburger, come ben si deduce dal libro Fast Food Nation, un long seller di Eric Schlosser. Rispetto ai fast food una trattoria o un ristorante non potranno mai essere competitivi, ma possono senza alcun dubbio dar corpo a una visione alternativa, segnatamente gourmet, che al momento, per esperienza diretta, posso sostenere che non esiste, proprio perché ogni libera iniziativa è limitata e circoscritta ad alcune eccezioni che nemmeno vengono valorizzate e comunicate bene, così da renderle note e creare una nuova tendenza di consumo.

 

Luigi Caricato

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