Doveva fare solo una stagione a Rimini, come cameriere, ma è andata a finire che la sua esperienza nel settore alberghiero ristorativo si è protratta per ben 10 anni. È qui che Bartolomeo Carone ha costruito la sua professionalità, in quegli anni ’90 in cui nel mestiere di sala vigeva ancora una certa disciplina e una gerarchia dei ruoli. E ha raccolto le sue soddisfazioni, grazie alla possibilità di lavorare in locali iconici come il Caffè delle Rose, che per anni ha animato la vita culturale e artistica della città, divenendo scenario della “Dolce vita” riminese. Lo hanno frequentato Federico Fellini e Giulietta Masina ma anche nomi di cultura, musica e spettacolo. Bartolomeo conserva ancora oggi gelosamente scatti fotografici che lo ritraggono in compagnia di diversi personaggi. La lunga esperienza romagnola giunge ad un certo punto al capolinea, la pugliese terra natia esercita il suo richiamo.
Dopo Rimini quindi è la volta di Monopoli, città di grande bellezza che dal mare, dove si affaccia con i suoi 15 km di costa bassa frastagliata, si estende fino alla collina, con la peculiarità delle sue, oggi, 90 contrade che danno vita, tra masserie fortificate, chiese, ville, uliveti e mandorleti, alla campagna circostante.
Giusto in una di queste contrade, contrada Antonelli, in zona collinare, Bartolomeo decide di rilevare un ristorante, strutturato dentro tre trulli avvolti dagli ulivi, che continua a cambiare gestione, e proporre, in quell’entroterra, cucina di pesce.