È dal 2006 che ritorna, puntuale ogni anno, l’appuntamento con EmergenteChef il format ideato (e poi declinato anche in Sala, Pastry e Pizza) da un indubbio talent scout, Luigi Cremona, con Lorenza Vitali.
Il rito si ripete cadenzato in tappe rigorose. Si inizia con una prima selezione per il Nord, ne segue una seconda per il Centro-Sud. I quattro rispettivi finalisti confluiscono nella finale, in cui si decreta il vincitore dell’anno. La regola vuole che siano under 30, non importa se alle dipendenze o già con una propria attività fra le mani. Ragazzi fortemente motivati, volitivi e anche visibilmente emozionati, letteralemente circondati, come sono, da una giuria variegata, composta di figure che a vario titolo gravitano nel settore.
Il dato insindacabile è che da questa competizione sono uscite, negli anni, oltre 100 stelle Michelin.
Lo rimarca orgoglioso, Luigi Cremona. In effetti EmergenteChef ha dato eccome il suo contributo all’alta ristorazione!
L’edizione 2025 è partita da Villa Terzaghi, ristorante didattico aperto al pubblico secondo un progetto che, oltre a finalità didattiche, ha finalità sociali ed è promosso dall’associazione Maestro Martino, presieduta da Carlo Cracco.
Due le batterie indipendenti di concorrenti si sono sfidate di fronte ad altrettante giurie nell’arco di un paio di giorni, il 18 e 19 giugno, da cui sono emersi i quattro finalisti per il Nord Italia:
- Luca Belotti del ristorante Bolle* a Lallio (BG), Lombardia.
- Vittorio Cappelluzzo del ristorante Piccolo Lago** a Verbania, Piemonte.
- Erion Fishti del Leschär Restaurant a Zurigo, Svizzera.
- Alessandro Pacchioni del ristorante Cavallino a Maranello (MO), Emilia-Romagna
Le premiazioni sono avvenute presso il Tog Bistrot a Milano, secondo ristorante didattico aperto al pubblico che rientra, come Villa Terzaghi, nel progetto promosso dall’associazione voluta da Cracco.
Ora attendiamo gli altri quattro nominativi che emergeranno dalla Selezione Centro-Sud, l’1 e il 2 ottobre a Roma. A primavera la finale.
Tappe che vanno a cadenzare l’annualità di un’alta cucina in attesa di nuova linfa.