Sono stati recentemente presentati i dati dei consumi Fuori Casa, in occasione di alcuni convegni a Cernobbio e Rimini. Dalle ricerche che stimano in 71 miliardi il mercato del Fuori Casa sono emersi alcuni trend che Umberto De Marinis, presidente di Cateringross, commenta in questa intervista.
Come cambia lo scenario del settore alla luce della crisi?
“Gli scenari emersi dalle varie ricerche, che in questo periodo vengono solitamente presentate, parlano di una qualità al prezzo giusto e questo va benissimo. Ma noi riteniamo fondamentale creare gli strumenti affinché questa qualità venga percepita. Da qui la necessità di riformulare alcune parti di questo settore economico e produttivo che corrisponde ai consumi Fuori Casa. Riteniamo importante un grande processo formativo che veda coinvolti tutti gli attori, a cominciare dalla nostra forza vendita che deve sviluppare nuove competenze per stare sul mercato. Ma non di meno diventa strategico mettere l’enorme esercito degli operatori del settore, cuochi, maitre, baristi, in condizione di saper gestire la propria impresa con un preciso modello di business”.
Nelle ricerche emerge una forte propensione dei consumatori verso il proprio benessere, sia nella spesa alimentare che nei consumi fuori casa, anche di fronte ad una crisi che porterebbe a tagliare su tutte le spese. Come giudica questa tendenza?
“Sono informazioni preziose che confermano la percezione che abbiamo di un mercato che i nostri soci servono quotidianamente: quello della ristorazione. Vediamo infatti che ad essere maggiormente in difficoltà sono quelle strutture che, per fronteggiare la crisi, cercano di risparmiare sulle materie prime. Ma il cliente è cambiato e avverte la differenza di passo. Anche qui noi abbiamo un compito che è quasi un dovere: selezionare e sostenere le imprese più virtuose, quelle che stringono i denti per resistere ma che, al contempo, guardano al futuro e su questo investono”.
Quali sono le scelte strategiche per affrontare il mercato?
“Serve un’alleanza, fatta di condivisione e nuovi modelli di approccio ai mercati per rilanciare i consumi e far ripartire il mercato del Fuori Casa. Un’alleanza tra tutti i protagonisti della filiera: industria, distribuzione, ristorazione e, perché no, anche l’ampio universo delle produzioni artigianali e agricole che oggi stanno suscitando l’interesse di molti chef”.