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La Tenuta Cavalier Pepe è la prima cantina d’Italia per l’accoglienza enoturistica

11/11/2024

La Tenuta Cavalier Pepe è la prima cantina d’Italia per l’accoglienza enoturistica

Siamo nel cuore dell’Irpinia, a Sant’Angelo all’Esca in provincia di Avellino. Un luogo che ha visto, da decenni, la famiglia Pepe dedicarsi alla vitivinicoltura, con Angelo, nominato cavaliere della Repubblica dall’allora Presidente Oscar Luigi Scalfaro, che ha dato la sferzata all’azienda, posizionando i suoi vini sul mercato internazionale, e Milena, la figlia maggiore laureata in viticoltura in Francia e in marketing in Belgio, che ha sviluppato l’attività enoturistica, creando uno straordinario sistema d’accoglienza.

 

Sistema che è stato premiato dalla prestigiosa classifica World’s Best Vineyards 2024, che ogni anno seleziona e premia le cantine più suggestive e accoglienti del mondo.  La Tenuta Cavalier Pepe è, infatti, la prima cantina d’Italia per l’offerta e l’accoglienza enoturistica e la n. 14 nella classifica mondiale, al cui vertice c’è la spagnola Bodegas de los Herederos del Marqués de Riscal. 

I risultati sono stati annunciati nella tenuta Nyetimber nel West Sussex, a Londra alla presenza di produttori provenienti da tutto il mondo.

 

“È con grande gioia che condivido questo riconoscimento con tutti coloro che lavorano in Tenuta, impegnandosi ogni giorno per dare il massimo e con chi ci sostiene con affetto, fiducia e apprezzamento. La cerimonia a Londra è stato un momento davvero emozionante. La giuria e gli organizzatori di questo concorso mirano a promuovere la bellezza dei territori, anche quelli meno conosciuti. Noi crediamo profondamente nella bellezza di accogliere e di far sentire a casa chi ci viene a trovare. Il nostro obiettivo principale è sempre stato quello di creare una comunità di appassionati, offrendo esperienze autentiche, che permettono di entrare in contatto con la realtà dei nostri luoghi, delle persone e dei nostri prodotti” ha dichiarato Milena Pepe.

 

a cura di

Luigi Franchi

La passione per la ristorazione è avvenuta facendo il fotografo nei primi anni ’90. Lì conobbe ed ebbe la stima di Gino Veronelli, Franco Colombani e Antonio Santini. Quella stima lo ha accompagnato nel percorso per diventare giornalista e direttore di sala&cucina, magazine di accoglienza e ristorazione.
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