Aria aperta e contatto con la natura. Saranno questi, dopo la forzata pausa per l’emergenza Covid-19, i must per le vacanze 2020, all’insegna di una vera e propria “Terapia del Paesaggio” che contrasti la “Sindrome della capanna”, vale a dire la paura di uscire e tornare alla socialità. Anche per questo i prossimi mesi estivi si prospettano forieri di opportunità per l’enoturismo, asso nella manica per salvare una stagione in cui gli stranieri se non assenti saranno comunque in notevole calo e gli italiani che andranno in vacanza saranno, secondo una rilevazione IPSOS, poco più del 40%. I produttori di vino hanno dunque questa buona carta da giocarsi, come sa bene Donatella Cinelli Colombini (www.cinellicolombini.it), che con la sua Fattoria del Colle a Trequanda, nelle Crete Senesi, dal prossimo 1 luglio è pronta ad accogliere ospiti desiderosi di immergersi in ritmi lenti e paesaggi rigeneranti, lasciandosi guidare in visite tra i vigneti di un territorio divenuto Patrimonio Unesco o nel giardino all’italiana della villa cinquecentesca, con tanto di merende tradizionali nell’orto delle piante antiche. “Le 25mila aziende enologiche italiane aperte al pubblico stanno cercando di ripartire – sottolinea Donatella Cinelli Colombini –. Quelle attrezzate per l’hospitality in particolare, che occupano circa 30mila dipendenti stagionali addetti all’enoturismo oltre al personale stabile, hanno bisogno di recuperare liquidità. Il giro d’affari che ruota attorno all’enoturismo ammonta a quasi 2,5 miliardi di euro, se si comprende anche la vendita diretta: una quota importante dell’economia del Paese che non deve venire meno”. Senza dimenticare che, come sottolinea l’imprenditrice toscana, il turismo del vino comprende tutta una serie di consumi che non si fermano in cantina e crea un indotto che la Banca d’Italia stima in circa 12 miliardi l’anno tra cibo, vino, degustazioni e shopping. Del resto, anche l’ultimo Rapporto sul Turismo Enogastronomico conferma la predilezione degli italiani a vivere esperienze enogastronomiche in Italia (circa il 92%), mentre l’87% delle cantine considera l’enoturismo un’attività strategica per la ripresa economica dopo la crisi. “È interessante leggere come il 64% degli italiani sia interessato a conoscere di più l’enogastronomia dei territori in cui vive – continua Donatella Cinelli Colombini – e questo ci porta a pensare che il 2020 si possa profilare come l’anno del riscatto per quell’Italia ‘minore’ dei borghi e delle campagne, dove l’enoturismo rappresenta un volano di sviluppo importante e benessere”. Un’Italia “minore” che conta ben 460 Città del Vino, tra le quali ogni turista potrà di sicuro trovare quella o quelle che più solleticano la sua curiosità culturale e del palato, promettendogli non da ultimo una sana attività fisica nel verde. A tal proposito, si potrebbe dire che il programma approntato da Donatella Cinelli Colombini è da manuale: dai percorsi di trekking in natura al tiro con l’arco, fino alle escursioni al Casato Prime Donne di Montalcino per sessioni di trekking nei vigneti, dove si possono ammirare le installazioni artistiche in onore delle vincitrici del Premio Casato Prime Donne, che la cantina assegna ogni anno a una emblematica figura femminile della società civile.Da manuale anche perché tutto è, ovviamente, all’insegna della massima sicurezza: ogni ospite, infatti, può consumare la colazione a base di torte tradizionali e biscotti, formaggi e salumi prodotti da laboratori artigiani locali, negli spazi esterni di pertinenza di ciascun appartamento della tenuta, così come il pranzo e la cena, per i quali è attivo un servizio di take away dal ristorante di Donatella, con menu degustazione di piatti tipici locali e calici di vino. Questo non può certo mancare, perché del territorio e della sua cultura è una perfetta sintesi: dal Chianti Superiore DOCG al Leone Rosso e al Cenerentola Orcia DOC, passando per Il Drago e le 8 Colombe IGT, prima di chiudere in bellezza con il Rosso di Montalcino DOC, il Brunello di Montalcino e il Brunello Riserva, entrambi DOCG, prodotti al Casato Prime Donne.
Mariangela Molinari