La cucina contemporanea del Sud-est asiatico è il risultato di una fusione di influenze, in particolare cinesi e indiane. Già dal XV secolo, la regione era un vivace laboratorio culinario, che conobbe un’ulteriore arricchimento con l’arrivo dei coloni occidentali, in particolare i portoghesi. Questi introdussero nuovi ingredienti, come il tuorlo d’uovo e lo zucchero raffinato allora ancora poco usati a quelle latitudini, e tecniche come la frittura e la fermentazione. Dalla colonia di Goa fino al Giappone, la presenza portoghese lasciò tracce nella cucina locale. Un esempio noto è la tempura, derivata dalle peixinhos da horta, verdure fritte che venivano consumate nei giorni di tempora, i periodi di astinenza prescritti dal calendario liturgico cattolico in cui era vietato mangiare carne. In Thailandia, l’eredità portoghese sopravvive oggi soprattutto nei dolci, grazie alla figura di Maria Guyomar de Pinha: metà portoghese, metà asiatica e cuoca di corte nel XVII secolo.