Mosaico per Procida

Un’etichetta celebrativa in onore della piccola isola di Procida che, lo scorso anno, è stata la Capitale italiana della cultura. L’idea è venuta all’enologo veneto Roberto Cipresso e al sommelier Gaetano Cataldo, i quali hanno dato vita all’ambizioso progetto Mosaico per Procida.

26 cantine campane e 5 aziende del packaging, un lavoro corale realizzato grazie a libere donazioni e all’impegno delle realtà produttive che vi hanno scommesso.

“Siamo orgogliosi di quanto è accaduto, non potevamo immaginarlo. Una visione che si è tradotta in un vero e proprio arazzo della Campania del vino, una bottiglia che – di fatto – è diventata un vascello per tutto il territorio. Ci auguriamo che Mosaico per Procida diventi ispirazione per altri progetti del genere. Non vi sono esempi simili nel mondo, uvaggi di due o tre vini sì, ma unire ben 26 vini è stata un’impresa entusiasmante e unica”, spiega Gaetano Cataldo, il quale è anche alla presidenza dell’Associazione Identità Mediterranea che ha promosso l’iniziativa.

“In questa avventura è stato ancora più evidente quanto l’unione sia l’unica strada per far fronte ai mercati e alle difficoltà del momento. Abbiamo celebrato un luogo magico, ma speriamo anche di rappresentare uno stimolo allo sviluppo della viticoltura sull’isola di Procida”, sottolinea Cataldo.

Mosaico per Procida nasce per sostenere “l’isola di Arturo”, attraverso l’abbraccio delle cantine scelte in base a criteri di territorialità, sostenibilità ed etica, enologica e produttiva.

Le caratteristiche di Mosaico per Procida

Assemblato presso la Cantina Bellaria di Roccabascerana, in Irpinia, questo vino nasce con la vendemmia 2020. Lavorato nel 2021, le aziende che hanno partecipato vi hanno contribuito con quote differenti che vanno dal 3 al 33% per un totale di 6 mila bottiglie. 

Un Campania IGP, un vinaggio in cui sono confluiti le varietà Falanghina, Fiano, Greco, Asprinio, Coda di Volpe e Biancolella.

Giallo dorato luminoso, Mosaico per Procida regala un naso generoso e complesso. In bocca rilascia una salinità spinta e il ricordo della macchia mediterranea, agrumi e frutta gialla, il corpo è supportato da un grado alcolico del 13%. Un bianco destinato a resistere al tempo.

La sua etichetta, firmata da Carolina Albano, nasce da una mostra/concorso artistica di 30 donne e studentesse del liceo artistico “Giorgio De Chirico” di Torre Annunziata. 

Una consegna speciale a Papa Francesco

Lo scorso settembre Gaetano Cataldo ha consegnato personalmente Mosaico per Procida nelle mani di Papa Francesco. Una bottiglia inedita, una consegna personale durante un’udienza generale, un altro dei primati di questa produzione celebrativa. 

“È stata una grandissima emozione, un momento che ha segnato un nuovo capitolo nella storia del vino campano, fatto di coesione, solidarietà e puro amore per il territorio”, sottolinea Cataldo.

Non è mancata anche una serigrafia dipinta a mano con la tecnica dell’acquerello di InCanto diVino, nome assegnato all’opera in etichetta.

Le cantine di Mosaico per Procida

AVELLINO: Agricola Bellaria, Azienda Agricola Petilia, Cantina Giovanni Molettieri, Donnachiara, Struzziero.

BENEVENTO: Cautiero, Fontana delle Selve, Fosso degli Angeli, Antica Masseria Venditti.

CASERTA: Cantina Alois, I Borboni, Porto di Mola, Terre del Principe, Villa Matilde.

NAPOLI: Cantina Isola di Capri, Cantine del Mare, Casa Setaro, Il IV Miglio, La Pietra di Tommasone.

SALERNO: Cantina Rizzo, Il Colle del Corsicano, Fattoria Albamarina, Lunarossa Vini e Passione, Cantine Marisa Cuomo, San Salvatore 1988, Viticoltori De Conciliis.